Ho il telefono! (ma non l'ADSL)

Oggi è passato il tecnico della Telecom* per riallacciare la linea telefonica su cui verrà attivata l'ADSL tra almeno cinque giorni lavorativi. Il numero telefonico è quello vecchio nonostante i tentativi di sabotaggio da parte del 187 descritti nell'articolo precedente.

Il segnale telefonico non arrivava a casa mia e così il tecnico ha seguito tutta la linea per capire dove stava il problema. Alla fine il problema stava a casa del mio vicino, dove il filo era stato giuntato semplicemente arrotolando i connettori di rame. Non c'era nemmeno un po' di guaina isolante e così uno dei due fili si era scollegato.

Il tecnico Telecom ha detto che con un filo staccato solo l'ADSL potrebbe andare (male) in quanto il segnale ad alta frequenza passa per accoppiamento capacitivo fra i conduttori giuntati male; mentre il segnale telefonico analogico non può passare se non si chiude il circuito elettrico in continua. Stai a vedere che abbiamo capito anche il motivo dei miei problemi con Fastweb. Se è così sono contento due volte: primo perché sono tornato con Telecom e forse i problemi di connessione si sono risolti; secondo perché Fastweb ha perso un cliente per pigrizia. Fossero venuti a controllare la linea telefonica, come tra l'altro avevano promesso in fase di stipula del contratto, non avrebbero perso un cliente e non avrebbero perso tutti quelli a cui sto raccontando la mia vicenda con Fastweb.


_________________________
* questo era un vero tecnico Telecom dotato di Fiat Panda rossa e di divisa rossa Telecom. Il tecnico Fastweb invece aveva una Fiat Panda bianca con scritto Fastweb in uno sportello e Telecom nell'altra. Anche il comportamento è stato diverso: il tecnico Telecom si è messo subito a lavorare; il tecnico Fastweb prima di iniziare a lavorare mi fece il terzo grado chiedendomi come erano posizionate le stanze all'interno della casa per capire, disse lui, com'era l'impianto telefonico di casa. Due notti dopo ci scardinarono una porta finestra impossibile da vedere dall'esterno ma visibilissima dalla postazione in cui è presente il telefono. Sono sempre coincidenze...

Fastweb addio! Telecom... dove sei?

Come promesso, dall'8 dicembre l'allacciamento a Fastweb è stato interrotto. In realtà il telefono è morto già il 7 dicembre mentre dalla mattina del giorno seguente, collegandosi ad internet appare un avviso con cui è possibile attivare una nuova offerta Fastweb... col cavolo!

Escluso il tormentone della restituzione degli apparati Fastweb di cui ne parlerò prossimamente, i problemi dovrebbero essere finiti visto che torno a Telecom... uhm... non è così visto che ora sto scrivendo sfruttando una chiavetta UMTS Vodafone pagata 25 euro per un mese.

Ma andiamo con ordine:
12 dicembre 2012 - Telefonata al 187:
Io: Sono quattro giorni che sono senza internet e senza telefono; quando riallacciate?
187: A Telecom è arrivata una telefonata che ha richiesto la cessazione della linea 05473254XX e non il passaggio da Fastweb.
Io: Chi avrebbe fatto la telefonata?
187: Non lo sappiamo.
Io: Riattivate l'offerta Internet Senza Limiti sulla linea 05473254XX.
14 dicembre 2012 - SMS da Telecom Italia:
Siamo lieti di comunicarle che giovedì 20 il tecnico sarà a casa sua per attivare come da lei richiesto: Tutto Senza Limiti, Opzione Chiama Tim, Opzione Internet Play, Alice 7 Mega, Voce Senza Limiti, sul numero 05473255YY.
15 dicembre 2012 - Telefonata al 187:
Io: Ho due problemi: Io ho rischiesto Internet Senza Limiti che costa 37.90€/mese e voi mi volete attivare un'altra offerta che viene almeno 52.90€/mese. Inoltre il numero telefonico di casa mia non è quello.
187: Il numero 05473254XX è di proprietà di Fastweb e bisogna aprire una pratica per utilizzarlo.
Io: Aprite la pratica e soprattutto annullate l'offerta di 52.90€ sul nuovo numero.
15 dicembre 2012 (30 minuti dopo la telefonata) - SMS da Telecom Italia:
Siamo lieti di confermarle l'appuntamento di giovedì 20 con il tecnico per l'attivazione del numero 05473255YY.
15 dicembre 2012 (2 minuti dopo l'SMS) - Telefonata al 187:
Io: Fasì posta?
187: Ué quagliò parli in italiano!
Io: --- Spiego tutto la storia ---
187: Allora le attiviamo Internet Senza Limiti sul numero 05473254XX.Uhm... no... c'è un problema; La centrale della sua zona non ha più posto per l'ADSL.
Io: Insomma, se voglio il numero vecchio non c'è posto. Se mi date il numero nuovo con l'offerta che pare a voi c'è posto?
187: Ha ragione, è molto strano. Come procediamo?
Io: Io voglio il vecchio numero e voglio la voce e l'ADSL a 37.90€. Faccia quello che deve fare.
187: Allora per l'ADSL apro una segnalazione all'ufficio tecnico che valuterà la cosa. Nei prossimi giorni le verrà attivata la linea solo Voce.
18 dicembre 2012: Telefonata al 187:
Io: Ci sono novità?
187: Vedo che ha fatto molte telefonate nei giorni scorsi e ogni operatore ha impostato la cosa diversamente. Io però ho capito il problema. Lei era con Fastweb. La linea telefonica voce è rientrata da Fastweb mentre la linea ADSL non rientra da Fastweb perché lei era su una linea dedicata Fastweb e quindi Telecom non deve comprare la linea ADSL. L'attivazione avviene in due passi. Praticamente tutti i passaggi da Fastweb e Vodafone avvengono così. Strano che le abbiamo fatto perdere tanto tempo.
Ma dico io: quattro telefonate al 187 per ottenere quattro risposte diverse. Ci fidiamo dell'ultima telefonata?

Nuovo pc desktop

Sabato scorso ho acquistato da Comet un pc desktop HP P6-2302EL al prezzo di 599 euro. Mi ero stancato del vecchio Pentium 3 a 1GHz con cui non era più possibile guardare i filmati su youtube.

Rapida descrizione delle caratteristiche del nuovo computer:
  • Sistema operativo: Windows 8 64 bit
  • Processore: Intel® Core™ i5-3350P Quad Core 3,10GHz
  • Ram: 6 GByte
  • Hard disk: Hitachi 1 TByte, 7200 rpm
  • Scheda grafica: AMD Radeon HD 7550 (2 GByte di memoria dedicata)
  • Porte USB: 2 porte frontali USB 3.0 e 4 porte posteriori USB 2.0
  • Masterizzatore DVD
  • Lettore di memory card
 A cinque giorni dall'acquisto il pc funziona ancora bene. Devo ammettere che la prima impressione è stata scioccante a causa di Windows 8 che ribalta quanto i sistemi operativi di Microsoft ci avevano insegnato dai primi anni 90: il menù delle applicazioni. Provenendo da Wndows XP, l'ottava versione del sistema operativo di Microsoft ha numerose migliorie nonostante la necessità di riambientarsi.

E' comunque questione di giorni. Appena capisco come funziona UEFI e CPT, installo ArchLinux anche su questo PC.



Crisi d'identità per Windows 8

Pannello di controllo di Windows 8 installato su computer HP P6-2302EL.

150.000

A poco più di 10 anni dalla nascita (25/07/2002), questo blog ha raggiunto le 150.000 visite. Solo poco più di un anno fa era fermo a 100.000 visite.

Qui sotto il grafico dell'incoraggiante andamento degli accessi a questo blog.


Hanno capito

Aggiornamento del 14 gennaio 2013: oggi è arrivata una fattura da Fastweb con l'importo di 104.06 euro descritto come "Importo per dismissione servizi FASTWEB".
Nonostante quanto previsto dalla delibera 244/08 CSP dell'AGCOM e nonostante quanto comunicatomi telefonicamente, Fastweb mi chiede dei soldi per recedere da un servizio che non mi ha mai fornito.
Al momento non so quale sia il modo per recedere senza penali di Fastweb.

Giovedì scorso ho ricevuto la telefonata da Fastweb che chiedeva la conferma della mia intenzione di recedere anticipatamente dal contratto. Dopo aveglielo confermato più volte mi hanno detto che la linea verrà staccata l'8 dicembre, esattamente dopo quattro mesi dall'attivazione.

Nel frattempo ho chiesto la riattivazione di Telecom Italia offerta Internet senza limiti che al momento è l'unica che ti dà gratis il riallacciamento della linea telefonica.

Non vedo l'ora che arrivi metà dicembre per rispedire al mittente l'HAG di Fastweb e dimenticarmi del servizio inesistente che mi hanno fornito.

Auguri!


Oggi è il mio compleanno. Grazie a tutti per gli auguri!

Correzione fallita

Katia Ricciarelli ha sbagliato un verso del Canto degli Italiani durante l'esisibizione a Roma prima della partita di rugby Italia - Nuova Zelanda. Vabbè capita. Ci starebbe anche un bel chissenefrega.

Parecchie testate online hanno riportato l'errore. Una in particolare, romagnanoi.it, lo ha fatto sbagliando nuovamente il verso incriminato del Canto degli Italiani come mostrato in una cattura dell'articolo.

Uno dei tanti errori di romagnanoi.it
Katia canta "Dov'è la di Scipio" al posto del verso "dell'elmo di Scipio" e non del verso "Dov'è la Vittoria?" come indicato nell'articolo.
Non conosco l'inno italiano a memoria: ho semplicemente utilizzato Google per cercarne il testo: caro giornalista di romagnanoi.it è tanto difficile documentarsi?

Quando la stazione ecologica dà gusto

Avevo un televisore Mivar da 28" ed un monitor da 17", entrambi a tubo catodico, da buttare insieme ad un vecchio computer e ad una miriade di decoder per il digitale terrestre che hanno funzionato fino al giorno seguente la scadenza della garanzia. Nelle stazioni ecologiche di Cesena non ritirano da anni i televisori a tubo catodico e per questo sono andato alla stazione ecologica di Cesenatico dove sono in grado di ritirare anche questo tipo di rifiuto. Si trova di fianco alla discarica di Cesenatico che ho poi scoperto essere una ex-discarica. Mi sono recato alla stazione già moralmente pronto per lo scontro viste le precedenti esperienze presso quella di Cesena. Qui di solito puoi trovare i classici tre operatori ecologici: quello che sa cosa fare ma non ne ha voglia, quello che non sa cosa fare ma vorrebbe farlo e quello che prende le caratteristiche negative di entrambi (non sa cosa fare e in ogni caso non ne avrebbe voglia) e che si limita a guardare gli altri due. Con i tre elementi ogni volta è un non finire di discussioni:
Hera: Hai la tessera per avere lo sconto sulla prossima bolletta?
Io: No.
Hera: Allora non puoi scaricare.
Io: Ma non mi interessa lo sconto, voglio solo liberarmi dei rifiuti senza inquinare.
Hera: Allora va bene. Cosa vuoi scaricare?
Io: Una batteria al piombo.
Hera: Eh ma quella la ritiriamo solo al venerdì.
Io: Bene, allora la appoggio nel cassonetto fuori l'isola ecologica. Poi venerdì la vai a prendere.
Hera: Ok, allora scaricala lo stesso.
Per non parlare dei pensionati che pur di avere lo sconto di dieci centesimi di euro all'anno sulla bolletta dei rifiuti ogni settimana portano sette quotidiani che solo a pesarli ed a stampare lo scontrino hanno inquinato più di quanto stanno riciclando.

A Cesenatico non ho trovato nessun pensionato. Ho trovato un solo operatore ecologico che sapeva cosa fare, aveva voglia di fare e sopratutto non stava a guardare. Tempo 5 minuti ed ero già in viaggio per casa felice di aver recuperato spazio avendo inquinato il meno possibile.

Ne.Me.Sys versus Fastweb

Aggiornamento del 14 gennaio 2013: oggi è arrivata una fattura da Fastweb con l'importo di 104.06 euro descritto come "Importo per dismissione servizi FASTWEB".
Nonostante quanto previsto dalla delibera 244/08 CSP dell'AGCOM e nonostante quanto comunicatomi telefonicamente, Fastweb mi chiede dei soldi per recedere da un servizio che non mi ha mai fornito.
Al momento non so quale sia il modo per recedere senza penali di Fastweb.

La scadente qualità del servizio ADSL di Fastweb mi ha stufato. Voglio recedere dal contratto stipulato con questa azienda che fa del customer care l'ultimo dei suoi obiettivi (come poi fanno tutte le altre aziende di telefonia).

Per questo ho scaricato il software Ne.Me.Sys. che permette di testare la qualità della connessione ADSL. Attenzione: questo non è uno dei soliti speed test che si trovano su internet; questo è un software dell'AGCOM e pare essere riconosciuto da fornitori di ADSL.

L'esecuzione è test è tutt'altro che veloce e poco invasiva. Praticamente bisogna collegare, via cavo, al modem ADSL un solo PC e lasciarlo attivo per 24 ore pari alla durata del test. In queste 24 ore nessun altro computer di casa può accedere ad internet.

Finito il test, il responso è stato che la banda minima in download è di 897kbit/s contro i 2,1Mbit/s garantiti (!) da Fastweb, valore che avevo già stimato io facendo download di file molto grossi (LibreOffice, Service Pack di Windows...) da server notoriamente dotati di buona banda. Ma come detto, ora ho una prova, riconosciuta da Fastweb che l'ADSL che mi forniscono fa schifo.

Oggi ho spedito una raccomandata a Fastweb chiedendo l'autorizzazione a recede dal contratto anticipatamente e senza pagare penali. Voglio tornare a Telecom!

A pensar male...

Analizziamo insieme queste coincidenze:

  1. Il commerciale di Fastweb racconta a mio padre una serie di cavolate come già descritto precedentemente. Tra le varie afferma anche che con Fastweb non si riceveranno più telefonate pubblicitarie ad ogni ora del giorno.
  2. Ogni week end telefona una promoter di British Telecom che con un italiano stentato cerca di vendermi un abbonamento. Prima che attivassi Fastweb, British Telecom non si era mai fatta sentire.
  3. Al telefonino di mio babbo, registrato su Fastweb come numero di riferimento, arrivano continuamente telefonate da numeri sconosciuti. Nel caso si risponda, il tizio conosce il nome di mio babbo (guarda caso intestatario dell'abbonamento Fastweb) e cerca collaborazione per fare trasferimenti di soldi verso l'estero: una delle classiche truffe che venivano descritte da Mi Manda RaiTre.
Devo sempre pensare bene e certamente non sono qui ad accusare Fastweb di vendere i dati dei propri abbonati ma... che coincidenze. Tirate le vostre conclusioni.

09/09/2012: Festa a Gattolino

Terza edizione della festa "Dal bes'ci ai tratur" a Gattolino. Anche quest'anno si è tenuta l'aratura con trattori d'epoca, ma anche no, la domenica pomeriggio nel terreno a lato della parrocchia. Sicuramente da notare la presenza di trattori e trattoristi che mai avevano partecipato alla manifestazione: evidentemente inizia ad essere una festa famosa e sempre più gente vuol partecipare per divertirsi con il proprio trattore e il proprio aratro.

Attorno alla festa facevano bella mostra alcuni trattori d'epoca come un Landini L25, un Superlandini, un Lanz a testa calda, un Bubba Ariete (cingolato testacalda), un Venieri motorizzato Guldner, un trattore Rossi che non avevo mai visto prima d'ora, uno Steyr, un Fordson Major e qualche motocoltivatore MotoGuzzi. A centro del campo erano invece posizionati una serie di Fiat serie Nastro oro perfettamente riverniciati.




In campo sono scesi per primi i Landini a testacalda che hanno iniziato lentamente ad arare la terra purtroppo molto lontano dal pubblico (questa è una delle poche manifestazioni in cui il campo è transennato). Come l'anno scorso il campo è contro sole e quindi è stato impossibile fare belle foto. Interessante vedere lavorare un Landini a testacalda con l'aratro per le bestie da guidare a mano. Il terreno umido dalle piogge della settimana precedente è stato molto benevolo con i trattori ed i trattoristi.

Dopo i testacalda sono scesi in campo i piccoli trattori cingolati (Fiat 25C, Landini 3000C) e poi i grandi cingolati (OM 50C, Fiat 55L, Fiat 60C e Fiat 805C). Infine è stato dato spazio anche ai trattori più moderni come un Agrifull e un New Holland TK entrambi con i comandi di sterzo servoassistiti. Non so se ci sia stato  un criterio per la scelta dei trattori, probabilmente la partecipazione era aperta a chiunque avesse voglia di lavorare la terra di domenica. Purtroppo quelli che hanno voglia di lavorare la terra di domenica non sono quelli che lo fanno tutti i giorni e si vedeva.

La gestione dell'area arabile è stata lasciata allo sbando e praticamente ogni trattorista faceva i solchi dove voleva senza aver cura di seguire i solchi precedenti e magari di mantenere il campo livellato. Qualcuno si è presentato pure con gli arati con lo scatto bloccato (segno che lo usano poco) e sbagliava ogni svolta piantando l'aratro a terra. Delle regolazioni degli aratri poi non ne parliamo: nella stessa terra dove un L25 lavorava a 40cm di profondità, c'era la Fiat 60 che faceva fatica ad avanzare per colpa dell'aratro regolato male. L'accoppiamento più orrendo era il Landini 3000C con un aratro voltaorecchio sul sollevatore: doveva lavorare dentro il solco e non riusciva nemmeno ad alzarlo completamente.

Alla fine era facile vedere i trattoristi per un giorno che ridevano dei macelli che combinavano e i trattoristi di una vita che inorridivano alla visione.





Per il prossimo anno un po' più di controllo e serietà, altrimenti vengo pure io con Same Minitauro60C e l'aratro idraulico che a fare il patacca con il trattore sono buono anche io.

Disservizi Fastweb

Pochi minuti fa ho dovuto riavviare l'HAG di Fastweb, cosa che faccio almeno un paio di volte a settimana. Praticamente trovo l'HAG Pirelli bloccato con il led "FASTWEB" che lampeggia, il telefono ed internet non funzionanti.

La maggior parte delle volte il riavvio porta i suoi frutti. In meno di due minuti l'HAG riaggancia la linea a tutto riprende a funzionare.

Giovedì scorso è andata in maniera diversa: i led Linea e Fastweb erano spenti (dal manuale leggo che indicano la presenza del segnale ADSL e la connessione col server Fastweb). Anche riavviando l'HAG la situazione non cambiava. Prendo il cellulare e telefono, pagando, al 192193. Solito operatore con la patata in bocca che finge di collegarsi da remoto al mio HAG: è impossibile perché manca il segnale ADSL. Quando gli faccio notare che le bugie hanno le gambe corte, tergiversa chiamando in causa la Telecom che è proprietaria della linea ADSL e che probabilmente Fastweb non può fare nulla per risolvere il mio problema. Mi consiglia di aspettare 24 ore e telefonare nuovamente a Fastweb se nel frattempo Telecom non ha autonomamente risolto il problema. Ma stiamo scherzando? Io pago Fastweb, e Fastweb deve darmi il servizio che pago! Fortunatamente il problema si risolve il giorno dopo, senza che Fastweb sia intervenuta. Però, in tanto, sono rimasto più di un giorno senza telefono ed connessione ADSL...

P.S. Ho idea che il mio rapporto con Fastweb sarà molto travagliato. Creo un'etichetta dedicata per poter trovare facilmente tutti gli articoli che scriverò su Fastweb.

Ciclopedonale del Savio

Più o meno tutti i week end percorro in bicicletta la pista ciclopedonale del Savio che corre lungo gli argini del fiume o lungo stradine poco trafficate. Il percorso è di circa 30km suddivisi praticamente a metà sul lato dato e sul lato sinistro del fiume Savio.

Il Ponte Vecchio
Dal Ponte Vecchio di Cesena a Martorano la pista ha una sede propria ed è molto ben realizzata se si esclude il passaggio sotto al ponte della ferrovia e della Secante dove il percorso sale e scende troppo ripidamente. Io taglio sempre per il sottopassaggio di Via Macchiavelli percorrendo il marciapiede. Il problema di questo tratto è sicuramente l'affollamento. Se la si percorre nel tardo pomeriggio dei giorni festivi è come pretendere di girare in bicicletta in piazza durante i giorni di mercato: impossibile. Mentre in piazza è colpa della grande quantità di gente, qui è colpa dell'inciviltà delle gente che non ha rispetto per chi incontra nella propria strada: ad esempio capita spesso di incontrare tre pedoni affiancati in una sede di soli due metri che ti lasciano solo il bordo per passare con la bicicletta. Poi ti guardano stupiti se mandi loro un'occhiataccia o chiedi spazio. L'affollamento significa che la pista ciclopedonale funziona ed è utile ma io la preferivo molto di più alcuni anni fa, quando ero tra i pochi a percorrerla.

Da Martorano a Cannuzzo i tratti in sede propria sono inframezzati da tratti su strada asfaltata pubblica (occhio alle automobili che si incontrano). In questo pezzo i pedoni sono praticamente scomparsi e rimangono solo i ciclisti che intralciano poco anche se permane una certa percentuale di inciviltà. E' fondamentale dotare la bicicletta di campanello per farsi sentire e chiedere strada agli altri. Da evitare le cuffie su entrambe le orecchie in quanto non è possibile sentire e dare strada agli altri.

Di seguito alcune foto della sede ciclopedonale sull'argine tra Ronta e San Martino in Fiume.

Tra Martorano e RontaTra Ronta e San Martino
Tra Ronta e San Martino
A Cannuzzo si attraversa il fiume Savio sul ponte di Matellica e si torna verso Cesena passando per Mensa, e sfiorando San Andrea in Bagnolo e Pievesestina. La parte sinistra della ciclopedonale non è affascinante come la destra: corre solo su strade pubbliche e spesso si allontana dall'argine del fiume. L'aspetto positivo della cosa è che è assolutamente improbabile incontrare qualche persona che intralcia la pista. Non ci sono nemmeno i cartelli di indicazione del percorso: spesso agli incroci mancano i cartelli ed facile sbagliare strada o infilarsi nell'aia privata di qualcuno. Forse, il pezzo più affascinante è il tratto sterrato di Via Rino Bagnoli a Pievesestina che è praticamente sul prato fatta eccezione per due strisce in terra lasciate da trattori ed altri rari mezzi che percorrono quella strada.

Via Rino Bagnoli a Pievesestina
Concludo con tre foto di Cesena scattate durante le ferie di metà agosto.
La Rocca Malatestiana dietro
al Ponte dell'Europa Unita
Il Ponte Nuovo
Il camino dell'ex zuccherificio

Un po' più in là

Cacciatore di teste: Buongiorno ingegnere Urbini, sono di un'agenzia per il lavoro di Bologna e vorrei proporle un posto di lavoro. Cerchiamo una figura professionale relativa alla progettazione software in una grande azienda
Io: Dov'è situata l'azienda?
Cacciatore di teste: La figura verrà inserita nel reparto ricerca e sviluppo.
Io: Sì, ma dov'è il posto di lavoro?
Cacciatore di teste: E' una grande azienda ci sono buone prospettive di carriera.
Io: Ok, ma la sede dove si trova?
Cacciatore di teste: E' un'azienda rinomata quindi è incrementerà il prestigio del suo curriculum.
Io: Ma è in Romagna?
Cacciatore di teste: No, è in Valle d'Aosta. Non è interessato?

HAG Fastweb

Su Facebook, un amico di Fabrizio, mi ha detto che entrambe le porte telefoniche dell'HAG di Fastweb devono funzionare. Decido di telefonare al 192193 per chiedere informazioni. Mi risponde un operatore che stranamente non ha una patata in bocca. Che sia questa una delle differenze tra Infostrada e Fastweb? Riesco miracolosamente a capire quello che dice anche se mi propone soluzioni strane.
Io: Vorrei sapere se posso collegare un telefono alla presa telefono2 del mio HAG. Ho provato ma il telefono non funziona. Forse dovete abilitarla voi?
Operatore: Ah quindi vuole sostituire l'HAG?
Io: Veramente vorrei solo attaccarci il secondo telefono...
Operatore: Ma vuole un modello diverso di HAG o le va bene uguale a quello che ha già?
Io: A me basta che si possa attaccare il secondo telefono...
Operatore: Un tecnico la chiamerà per portarle il nuovo HAG. A che numero telefonico può trovarla?
Io: Non telefonate a casa, non c'è nessuno. Telefoni al mio cellulare che è 33.............
Due giorni dopo, torno dal lavoro, e mia mamma mi dice che ha telefonato Fastweb al telefono fisso e che lei non ha saputo dirgli niente. L'operatore ha capito tutto.
Il giorno dopo arriva un SMS con scritto che il nuovo FastModem è stato spedito e che arriverà con corriere SDA.

Finalmente arriva il FastModem, uguale a quello di prima, ma molto più nuovo. Il primo, lasciatomi dall'installatore con la Panda bianca è del 2007 ed è HW version 1. Questo è del 2011 ed è HW version 10. Intuisco che c'è qualcosa di diverso. Non intuisco però che dentro la confezione c'è un altro foglio con scritto di chiamare il 192193 per richiedere l'attivazione del nuovo FastModem e per questo sono rimasto alcune ore ad aspettare che il modem partisse da solo...

Mi accorgo del foglio e telefono, col mio cellulare, perché il telefono di casa è collegato al FastModem non ancora attivato, al 192193. Questa volta mi risponde un operatore con la classica patata in bocca degli operatori telefonici. Non c'è differenza tra Infostrada e Fastweb. Gli comunico il MAC Address del FastModem e lui mi dice qualcosa, che io non capisco per colpa della patata in bocca.

Dopo un paio d'ore il FastModem è pronto! Attacco il secondo telefono nella porta 2 e... non va: fa uguale a prima! Rimonto lo sdoppiatore e collego i due telefoni ad una porta sola. Qualcosa però è cambiato: al vecchio HAG era possibile collegare solo tre computer a cui venivano assegnati gli indirizzi 10.244.19X.XXX; con questo nuovo HAG è possibile collegare fino ad un centinaio di computer a cui vengono assegnati gli indirizzi 192.168.1.XXX. Posso semplificare la rete domestica ed eliminare il router LinkSys.


Epson Stylus SX130 come scanner su Archlinux

Ho aggiunto il mio utente ai gruppi scanner e lp in modo che siano autorizzati ad utilizzare lo scanner integrato nella stampante.
# gpasswd -a andrea scanner
# gpasswd -a andrea lp
Dopo aver fatto questo, è necessario eseguire il log-out degli utenti per aggiornare i permessi.

Ho installato le applicazioni necessarie a far funzionare lo scanner sane, xsane e libltdl tramite pacman:
# pacman -S sane xsane libltdl
Il backend epkowa è disponibile su AUR compilando ed installato i pacchetti iscan e iscan-data.

Nel file /etc/sane.d/dll.conf sono andato a commentare le righe epson ed epson2 verificando che fosse presente la riga epkowa.

Con il comando:
$ scanimage -L
ottengo come risposta la conferma che lo scanner è stato riconosciuto:
device `epkowa:usb:001:003' is a Epson Stylus NX130/SX130/TX130/ME 340 Series flatbed scanner
A questo punto è possibile avviare X-Sane o l'applicazione installata con iscan-data per poter scansionare tutti i documenti che vogliamo.

Non son degno di Tre

Promoter: Ciao, hai già usufruito della promozione di Tre?
Io: Cosa?
Promoter: Tre ti regala questo telefonino...
Io: Bene, dammelo!
Promoter: ...ma devi fare almeno una ricarica al mese. Tu fai più di una ricarica al mese?
Io: Ehm... veramente io ne faccio una all'anno.
Promoter: Allora scusami ma non sei adatto alla promozione di Tre.

Addio HP PSC1317! Benvenuta Epson Stylus SX130!

Dopo ben sette anni dico addio alla stampante multifunzione HP PSC1317 (numeri fortunati). Funziona ancora benissimo, ma acquistare le cartucce nuove costa più che comprare una nuova stampante.

Le ho provate tutte: le ricariche di inchiostro con le siringhe vanno un paio di volte e poi la cartuccia con la testina incorporata è da mettere nuova. Lo stesso dicasi per le cartucce compatibili che spesso sono rigenerate e quindi la testina è vecchia. L'unica soluzione è comprare le cartucce originali HP che ormai costano un sacco di soldi.

Sicuramente costano di più di 39.99€; questo è il prezzo della multifunzione Epson Stylus SX130 acquistata poche ore fa da MarcoPolo Expert. Il kit di quattro cartucce (la testina è fissa nella stampante) originali costa, sempre da MarcoPolo Expert, 39.49€. La stampante vale quindi solo 0,50€. A questo punto, quando avrò finito le cartucce in dotazione comprerò una stampante nuova investendo 50 centesimi in più alla faccia dell'immondizia e dell'inquinamento dell'ambiente.

Al momento l'ho installata su Windows XP e sembra andare bene. Almeno non necessità di 670 MB di driver come la vecchia HP e in pochi minuti il sistema operativo è pronto a stampare. Domani provo l'installazione su ArchLinux.

AGGIORNAMENTO DEL 15/06/2013: Anziché buttare la stampante a cartucce finite ho provato ad acquistare la cartuccia nera della Ambitek. Come risultato l'inchiostro si è seccato all'interno della testina della stampante che ora è da buttare in quanto impossibile da pulire.
A parte l'inconveniente della cartuccia non originale, la stampante ha presentato grossi problemi nel caricamento dei fogli. La maggior parte delle volte tirava dentro due o più fogli contemporaneamente. Praticamente impossibile pensare di stampare un documento di più pagine in modalità fronte e retro.

Peghiamo plu

Stavo buttando le cartacce dalla mia automobile quando ho notato le chicche in questo biglietto da visita che questa estate qualcuno ha lasciato sul finestrino.

Dopo che cosa?

Lungo il Pisciatello

Sabato scorso ho seguito quei piccoli cartelli gialli con disegnato un elefante in bicicletta. Stanno ad indicare il percorso di "Cesena in Bici" che unisce, e comprende, la pista ciclabile del Savio con la pista ciclabile sull'argine del Pisciatello.

La parte "stradale" è abbastanza bella ed interessante visto che comprende quasi integralmente strade poco utilizzate dalle macchine ed immerse nella campagna. L'ultima parte, da Macerone a Cesena, prevede il passaggio sulla pista ciclabile costruita sull'argine destro del Torrente Pisciatello (e non Pasciatello come scritto nel cartello ad inizio pista). Interessante che il cartello sia andato in stampa con le correzioni vicino agli errori. E' possibile vedere che la via Madonna è stata indicata come via Assano. Nel cartello sono indicati anche dei ponti in pietra che però sono stati sostituiti da ponti in acciaio durante l'ultima bonifica degli argini del torrente in occasione della quale è stata fatta anche la pista ciclabile.
Cartello posto all'ingresso della pista ciclabile a Macerone.
La parte iniziale della pista è rialzata rispetto la sede della Via Rubicone ed è caratterizzata da numerosi saliscendi verso e dalla sede stradale. Superato l'abitato di Villa Casone, la pista rimane alla stessa altezza della Via Rubicone ora anch'essa sterrata.


A Ponte Pietra la pista sull'argine finisce ed è necessario spostarsi sulla pista asfaltata a lato della trafficatissima via Cesenatico. Fine della Magia. Fino a Cesena si viaggia a lato della strada, invasi dal rumore degli pneumatici delle automobili ed inebriati dalle polveri sottili degli ecologici motori Euro X.

Il percorso sterrato è sicuramente interessante anche se privo di alberi e quindi di ombra. Fortunatamente è poco trafficato (almeno nelle due occasioni in cui ne ho usufruito) ma devo sottolineare la costante presenza di merde di cane in mezzo alla ghiaia.

Archlinux: rinominare le schede di rete

A volte trovavo le due schede di rete (ethernet e wireless) con i nomi invertiti (eth0 ed eth1). A far ancora più confusione c'è la scheda wireless che può anche essere spenta durante l'avvio del notebook con ArchLinux. Esiste un modo per fissare il nome associato alle schede.

Per prima cosa bisogna recuperare il Mac Address (numero univoco per ogni scheda di rete prodotta nel mondo) con il comando ifconfig. Nel mio caso esce una cosa del genere:

eth0: flags=4163  mtu 1492
        inet 192.168.0.101  netmask 255.255.255.0  broadcast 192.168.0.255
        inet6 fe80::203:dff:fe3b:74ac  prefixlen 64  scopeid 0x20
        ether 00:03:0d:3b:74:ac  txqueuelen 1000  (Ethernet)
        RX packets 52525  bytes 61032399 (58.2 MiB)
        RX errors 0  dropped 0  overruns 0  frame 0
        TX packets 40694  bytes 5468115 (5.2 MiB)
        TX errors 0  dropped 0 overruns 0  carrier 0  collisions 0

eth1: flags=4099  mtu 1500
        ether 00:13:ce:6b:d7:16  txqueuelen 1000  (Ethernet)
        RX packets 0  bytes 0 (0.0 B)
        RX errors 0  dropped 0  overruns 0  frame 0
        TX packets 0  bytes 0 (0.0 B)
        TX errors 0  dropped 0 overruns 0  carrier 0  collisions 0

lo: flags=73  mtu 16436
        inet 127.0.0.1  netmask 255.0.0.0
        inet6 ::1  prefixlen 128  scopeid 0x10
        loop  txqueuelen 0  (Local Loopback)
        RX packets 4  bytes 240 (240.0 B)
        RX errors 0  dropped 0  overruns 0  frame 0
        TX packets 4  bytes 240 (240.0 B)
        TX errors 0  dropped 0 overruns 0  carrier 0  collisions 0

dove il Mac Address è chiamato ether. Attenzione: "lo" non è una scheda di rete fisica quindi non va considerata.

A questo punto bisogna modificare (o creare) il file /etc/udev/rules.d/10-network.rules, inserendo i nomi e i Mac Addresses delle schede di rete trovate con ifconfig. Io ho scritto una cosa del genere:

SUBSYSTEM=="net", ATTRS{address}=="00:03:0d:3b:74:ac", NAME="lan0"
SUBSYSTEM=="net", ATTRS{address}=="00:13:ce:6b:d7:16", NAME="wlan0" 

Per far funzionare bene il sistema, ho dovuto cambiare i nomi assegnati alle schede di rete. In automatico venivano assegnati eth0 e eth1, io ho messo dei nomi diversi (e più riconoscibili) come lan0 e wlan0.

Fastweb

Alla fine abbiamo ceduto alle dieci telefonate che ogni giorno i promoter sottopagati di Fastweb facevano a qualunque ora. Siamo passati a Fastweb, offerta Super Surf.

Viene il promoter a casa e parla con mio babbo. Gli racconta un sacco di cazzate che smentirò più avanti:
  1. "Fastweb non usa la linea Telecom", 
  2. "Fastweb va a 20 Megabit/s", 
  3. "Mandiamo un tecnico a verificare la linea perché se non ci sono i 20 Megabit/s non facciamo l'allacciamento", 
  4. "Puoi attaccare tutti i computer che vuoi", 
  5. "Non devi cambiare nulla nell'impianto di casa", 
  6. "Puoi tenere il tuo modem ADSL". 
Dice a mio babbo che dopo un mese si sarebbe fatto sentire per sapere se volevamo attivare Fastweb. Alla sera, analizzo tutte le minchiate raccontate. Sul sito di Fastweb c'è scritto che la mia linea è una ADSL Wholesale da Telecom (1) a 6 Megabit/s (2, 3) nonostante Telecom mi vendesse Alice come una 7 Megabit/s. Dico a mio babbo che si può anche fare, in fondo, per un anno si spende molto meno (29 euro / mese) rispetto a Telecom e gli anni successivi si spende praticamente uguale (45 euro / mese) considerando il traffico telefonico che facciamo.

E' metà Luglio, se aspettano un mese, si va a metà agosto, ora che faranno le pratiche le mie ferie son finite così l'eventuale black out dell'ADSL avverrà quando sarò al lavoro. Dopo due giorni telefonano e mio babbo accetta... cavolo... troppo presto. Il 2 Agosto iniziano le mie ferie. Il pomeriggio del 2 Agosto staccano l'ADSL Telecom. Esattamente quello che volevo evitare.

Il 6 Agosto si presenta un tecnico a bordo di una Panda marchiata Fastweb sullo sportello sinistro e Telecom sullo sportello destro. Non parla nemmeno italiano. Gli faccio vedere che tra il computer e la presa del telefono ci sono dieci metri e lui si mette le mani nei capelli dicendo "c'è da cambiare tutto" (5). Ha ragione, il modem di Fastweb (che chiamano HAG) è anche un centralino telefonico a cui collegare un telefono di casa. Questo significa che l'HAG deve stare vicino al telefono e non vicino al computer. Mi dice inoltre che verrò avvisato con un SMS quando collegare il telefono all'HAG e che per il momento devo tenere il collegamento tradizionale. Posso mettere in pensione il Netgear DG834 (6) che per una decina di anni mi ha connesso ad internet

A questo punto ho l'ADSL che mi pare vada esattamente uguale a quella di Alice. Gli speed test dicono che va a circa 2,1 Megabit/s in download e 0,3 Megabit/s in upload. Per me è sufficiente. Non posso pretendere di più in mezzo alla campagna. La differenza con Telecom sta nel tipo di rete IP: con Fastweb sei in una rete privata. Non hai un IP pubblico come accadeva con Alice. Inoltre l'HAG non è un router ed è possibile collegare solo tre computer contemporaneamente ad internet (4). Risolvo in fretta questo problema interponendo fra l'HAG e i computer un router LinkSys WRT54GC che mi fa anche ad access point wireless (il wireless dell'HAG ha una copertura piuttosto scarsa).

Attendiamo invano l'SMS per sapere quando spostare il telefono. Non è ancora arrivato ma nel frattempo mi sono accorto che il telefono non funzionava più e quindi l'ho collegato nell'uscita dell'HAG. Anzi, ho collegato due telefoni con un semplice sdoppiatore RJ11 di linea.

22/06/2012: Enovitis in Campo a Fiumana di Predappio (FC)

Preso all'ultimo momento un giorno di ferie dal lavoro per andare all'Enovitis in Campo che quest'anno si è tenuta molto vicino a casa mia. A scanso di equivoci, preciso immediamente che di viticoltura non so assolutamente nulla. Le mie conoscenze si fermano al fatto che la vite fa l'uva e con l'uva si fa il vino.

L'evento si è tenuto negli immensi poderi dell'azienda Condè che si trova nelle colline sopra al paese di Fiumana. Logistica molto difficile per gli organizzatori che hanno dovuto prevedere quattro o cinque bus-navetta per portare i visitatori dal parcheggio in un polveroso campo di orzo mietuto all'ingresso del paese fino al luogo della manifestazione al centro dei poderi Condé raggiungibili solo tramite delle ripide e strette strade.


Parcheggiata la macchina, salgo subito nella navetta mentre dipendenti dell'azienda agricola cercano di propinarti bottiglie di vino e pranzi presso il ristorante interno.

In pochi minuti si è raggiunge il campo prove dove, sotto un sole battente, lungo viali in salita, gli espositori attendono i visitatori. Dietro i gazebo degli espositori i trattori girano tra i filari facendo più o meno finta di lavorare. Recupero un berretto del diserbante Roundop della Monsanto: ottimo per chi come me apprezza l'agricoltura biologica.


Purtroppo non ho le competenze per rendirmi conto di quanto era in mostra per cui ho fotografato mezzi ed attrezzature a caso sperando di aver beccato qualche cosa di interessante.


Alle 11:30 il caldo diventa insostenibile e decido di portarmi con anticipo verso la fermata del bus-navetta. Per qualche motivo sconosciuto è stata spostata in un posto assolato. Il primo autobus scarica i visitatori e riparte subito senza attendere quelli che vogliono tornare indietro. Nell'attesa del secondo autobus si forma un certo gruppetto di persone in attesa. L'autobus arriva, scarica i visitatori ed inizia a caricare quelli che vogliono tornare indietro: purtroppo si riempe troppo presto e devo aspettare nuovamente. Ormai è mezzogiorno ed altra gente si mette in fila per prendere l'autobus. Arrivata il terzo autobus. Fortunatamente l'autista decide di ignorare il numero massimo di passegeri indicato nella targhetta vicino al posto guida e riesce a caricare tutti. Speriamo che i freni tengano nelle ripide discese verso il paese!

Arriviamo sani e salvi. Almeno noi. L'autobus non so: all'ingresso del parcheggio ha dato una botta troppo forte per esserne indenne. L'autista bestemmia e forse ripensa al significato della targhetta vicino al suo posto. Grazie di aver sacrificato l'autobus altrimenti ora sarei ancora lassù.

Al parcheggio, altri dipendenti dell'azienda ospitante cercano di vendermi altro vino. Basta.