Ora il sollevatore funziona


L'ultima parte con gravi problemi di funzionamento nel Valpadana 4RM-450 era il sollevatore. Dovrebbe essere stato prodotto direttamente dalla Valpadana anche se un fornitore di materiale oleodinamico ha riconosciuto il pistone di un sollevatore della Landini.

Quando il trattore è stato comprato il sollevatore era completamente non funzionante ed erano evidenti usure importanti in diversi componenti: la piastra di attacco del terzo punto e che comanda il controllo dello sforzo era sballata e stava troppo distante dal resto del sollevatore; il giunto sferico su cui spinge la biella del pistone era spaccato; il leveraggio interno che comanda il controllo di posizione era assente; le guarnizioni nel pistone erano usurate. Non avevamo mai messo le mani sul distributore e lì erano concentrati tutti i problemi: probabilmente le perdite interne erano maggiori del flusso di olio che arrivava dalla pompa e il sollevatore non riusciva ad arrivare a fine corsa e appena si spegneva il motore, l'attrezzo cadeva immediatamente a terra.

Per questi motivi abbiamo pensato di rimuovere completamente il distributore Valpadana e di sostituirlo, rinunciando a controllo di posizione e controllo dello sforzo, con un distributore a semplice effetto con posizione di scarico mantenuta e valvola di massima pressione regolata a 130bar. La posizione di scarico mantenuta va utilizzata durante le lavorazioni con attrezzature che devono piantarsi a terra e che richiedono che il sollevatore sia libero di scendere.

La rimozione del vecchio distributore ha lasciato scoperti il foro dei leveraggi e le diverse luci da cui passava l'olio dal distributore al resto del sollevatore. Il foro dei leveraggi è stato chiuso con una flangia che forma la nuova parete del serbatoio olio mentre le diverse luci sono state filettate e chiuse con delle viti da 5mm con la guarnizione in gomma sul filetto.

L'olio raggiunge il pistone dalla vecchia valvola antishock interviene nel caso di carico eccessivo. Per scrupolo è stata inserita anche una valvola strozzatrice unidirezionale che rallenta l'olio che esce dal pistone quando il sollevatore si abbassa.


Nelle tavole allegate ho messo una croce rossa sugli elementi che sono stati eliminati perché sostituiti dal nuvo distributore idraulico. In particolare è stato rimosso tutto il distributore idraulico (Tavola 23) e il leveraggio interno di controllo della posizione (Tavola 24).

Tavola 21Tavola 23
Tavola 24

ADSL (finalmente!)

Da pochi minuti ho riavuto la connessione ADSL che mancava dal 7 dicembre 2012. Quasi due mesi di buco orrendamenti coperti con una chiavetta UMTS della Vodafone (5€ per la SIM + 20€ per dicembre + 20€ per gennaio).

Ora ho un contratto Internet Senza Limiti di Telecom Italia come chiesto in data 19 novembre 2012. Perché così tanto tempo? Perché in mezzo c'è stata Fastweb che non ha accettato il passaggio della linea telefonica a Telecom. La lotta con Telecom per riavere una linea nuova ma con il vecchio numero telefonico. La lotta con Telecom per pagare un residuo di una bolletta rimasto insoluto quando passai a Fastweb. Sì, avete letto bene: io, debitore, volevo pagare una bolletta a Telecom ma gli operatori di Telecom mi dicevano che non c'era bisogno e che ci saremmo messi a posto con la prima bolletta del mio rientro in Telecom. Peccato che le mi richieste di ritorno in Telecom venivano bloccate in quanto risultavo un cliente non pagante... Un cane che si morde la coda.

Alla fine sono riuscito a farmi spiegare come pagare la parte della bolletta che ancora gli dovevo (65.30€ di bolletta più 1,55€ di commissione Lottomatica più 1,70€ che la tabaccaia mi ha fatto pagare per il fax da inviare ad un numero verde Telecom) e finalmente mi hanno collegato l'ADSL.

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N.B. Etichetto questo articolo come "Fastweb" perché è solo per colpa di Fastweb se ho patito tutte queste pene.

Passaporto

Durante le vacanze di Natale ho pensato di andare a fare il passaporto visto che mi toccherà fare qualche viaggetto all'estero. Non avevo la più pallida idea di come fosse fatto un passaporto e di quale fosse la procedura per farlo. Cercando "passaporto" su Google si arriva al sito internet del Passaporto elettronico.

In questo utilissimo sito internet è possibile registrarsi, compilare i propri dati anagrafici necessari per il rilascio del passaporto e sapere cosa fare prima di presentarsi al Commissariato di Polizia (due foto, pagare bollettino e marca da bollo). Dopo aver lasciato i dati si può prenotare il giorno i cui fare il passaporto. Scorrendo le date disponibili vedo ogni giorno sono disponibili solo due posti: dalle 10:00 alle 11:00 e dalle 11:00 alle 12:00. Un po' spaventato dal fatto che pare sia necessaria un'ora per fare il passaporto su prenotazione, prenoto per le 10:00. Al termine della prenotazione si scarica un documento PDF contenente i propri dati anagrafici da stampare e consegnare alla Polizia.

Vado in Commissariato alle 9:45 (sempre meglio arrivare un po' prima). Trovo una decina di persone davanti a me tutte in fila sulle scale di ingresso per fare o ritiarare il passaporto. Chiedo se anche loro hanno prenotato via internet e se esiste una fila per le persone che hanno prenotato (come per fare le analisi del sangue all'AUSL). Ottengo solo risposte negative.
 La fila scorre rapidamente. Fortunatamente quasi tutti devono solo ritirare e i due poliziotti sono veramente rapidi (non c'è modo di mandarli anche negli uffici postali?). Arriva il mio turno, dico che ho fatto tutto via internet. Il poliziotto mi sfila tutti i documenti dalle mani senza che io me accorga (sono abituato agli impiegati della posta) mi dice di lasciare le impronte degli indici su un lettore; due firme e arrivederci alla prossima settimana per ritirare il passaporto. Alle 9:57 esco dal Commissariato: tre minuti prima dell'orario di inizio del mio appuntamento...

Apro una parentesi sulla fototessera. Mi scoccia regalare dei soldi al fotografo e andare a cercare una cabina fotografica automatica con cui ho sempre ottenuto foto orrende. Cerco un po' sul fidato Google e trovo un sito che, data una tua foto, ti fa scaricare una JPG da stampare su carta fotografica da cui ritagliare le quattro fototessere. Proviamo questa tecnica.
Macchina fotografica settata sullo scatto automatico dopo il riconoscimento del volto ed appoggiata su un gradino della scala e io contro il muro. Fototessera bellissima. La stampo ma poi mi viene un dubbio: il passaporto è un documento importate e deve durare 10 anni. Siamo sicuri che l'inchiostro della Epson e la carta della Coop durino così tanto?
Il dubbio è atroce e così vado in cabina fotografica dove mi aspettavo le solite linee di allineamento stampate sui lati della cabina seguendo le quali si ha la matematica certezza che la propria faccia non sarà centrata nella foto. Dentro la cabina non c'è nulla di tutto ciò: ora c'è un monitor che mostra quello che la macchina fotografica sta vedendo ma soprattutto si hanno a disposizione tre tentativi prima di stampare: è impossibile ottenere fototessere con la testa tagliata o espressioni strane. La macchina stampa la foto con una stampante a getto d'inchiostro: nulla di meglio di quanto avessi potuto fare io a casa... 5 euro buttati via. Inoltre, ulteriore beffa, sul passaporto non viene incollata la fototessera: la foto viene prima scansionata e poi stampata sul passaporto quindi non ci sono problemi di durata!

Very old style!

Mentre mi collego ancora con la chiavetta Vodafone su cui ho dovuto investire altri venti euro di traffico allego uno stralcio di una telefonata intercorsa ieri sera:
Io: Dov'è il ristorante?
Federico M.: Ti mando un link di gugol maps su uozzàp
Io: Cos'è uozzàp? Il mio Nokia 100 non ha nemmeno internet!
Federico M.: Ok, ti aspetto sulla destra, dopo la rotonda...