Vangatura sotto serra

Dopo aver lavorato il terreno a grande profondità con il ripuntatore, ho passato tutto il terreno con la vangatrice in modo da arrieggiare il più possibile il terreno in attesa delle semine primaverili.


Vangatrice Selvatici serie Pesante larga due metri collegata al Same Minitauro 60C che avanzava in prima ridotta a 1500 giri motore al minuto.

Purtroppo le foto non sono eccezionali a causa della scarsa illuminazione e della nebbia. Molto meglio il video caricato su Youtube (è pure in HD).

Rigenerazione erpice rotante Maschio serie T

Per 170 euro ho acquistato questo erpice rotante Maschio Serie T largo due metri e dotato in origine di otto rotori con denti. Purtroppo un rotore si è spezzato ed è andato perso. Gli utensili sono all'80% della vita e il rullo a spuntoni posteriore aveva perso due spuntoni.

La mancanza di un rotore non mi ha preoccupato in quanto avevo ancora i pezzi eliminati dall'altro Maschio Serie T che abbiamo ristretto fino a 150 centimetri per adattarlo al Valpadana.

Quello che preoccupava di più era il gioco che si era venuto a formare negli accoppiamenti tra le ruote dentati e i perni dei rotori. I denti di quattro perni erano abbastanza consumati ed avrebbero continuato a farlo con le vibrazioni dovute al gioco che ormai si era creato. Per eliminare il gioco abbiamo pensato di forare con il trapano a colonna e una punta da 5.5 mm perni e ruote dentata in modo da creare una gola per inserire un tondino in acciaio di diametro 6 mm. Apro una parentesi: forare perni e ruote dentate non è stato per nulla faticoso, segno della scarsa durezza dei materiali usati dalla Maschio già all'epoca.



Oltre a recupero dei giochi e alla sostituzione del rotore mancante, è stato necessario:
  • sostituire gli otto paraolii dei rotori (20 euro); 
  • sbloccare quasi tutti i cuscinetti bloccati a causa del lungo periodo di inattività;
  • saldare due nuovi spuntoni nel rullo; 
  • modificare il sistema di apertura delle sponde laterali in modo da limitarne la corsa ed evitare che aprendosi eccessivamente possano impigliarsi in qualche ostacolo.

Ecco alcune foto dell'erpice rotante durante il montaggio e una volta completato in attesa di un nuovo padrone.



P.S. Ho potuto confrontare le ruote dentate dello Slam e quelle di questo Maschio e, dopo aver eseguito le dovute misure, posso confermare che sono compatibili.

Ripuntatura sotto serra

Tre tagli per la lunghezza di ogni serra in modo da far scolare nel fosso più acqua possibile ed asciugare il terreno dall'eccesso di acqua dovuto alle piogge ed alle irrigazioni. Nonostante i 70 centimetri di profondità, il terreno non era particolarmente duro tant'è che il Minitauro riusciva ad avanzare in seconda veloce senza slittamenti e senza accelerare. Purtroppo non era altrettanto facile estrarre la lama dal terreno ed occorreva arretrare di quasi in metro per agevolare l'uscita della lama del ripper.


Erpice rotante Slam ridimensionato

Questa estate abbiamo acquistato per 150 euro un erpice rotante SLAM con larghezza di lavoro di 250 centimetri dotato di 10 rotori con denti. Si presentava davvero bene, peccato che tre dei dieci rotori mancavano. Mancavano anche i relativi supporti porta cuscinetti. Evidentemente era stato vittima di una riparazione non terminata.

Sette rotori larghi 25 centimetri fanno 175 centimetri di lavoro. Le sponde sono belle larghe e ingombrano altri 11 centimetri per lato. Tagliando la vasca dell'erpice rotante si otterrebbe un attrezzo largo 198 centimetri. Troppo poco per il Lamborghini 654. Decidiamo comunque di procedere e di destinare l'erpice rotante alla vendita sperando che a qualcuno interessi tale attrezzo per lavorare con piccoli trattori o per lavorare i passaggi tra i frutteti.

Procediamo quindi con lo smontaggio completo per verificare lo stato dei paraolii e dei cuscinetti. Un paio di cuscinetti sono da sostituire ed ovviamente sostituiamo tutti i paraolii. All'interno della vasca c'era olio misto a grasso e ad acqua. Sostituiamo tutto con trenta chilogrammi di grasso resistente alle alte temperature.

Ovviamente la vasca è stata tagliata in due ed accorciata in modo da montare solo sette rotori.


Il rullo a gabbia posteriore aveva i cuscinetti completamente inchiodati dal lungo tempo di inattività e dalla pioggia. Dopo essere riusciti a sbloccarli abbiamo proceduto a ridimensionare il rullo posteriore e la ruspa.

Eccolo finito. Se a qualcuno interessa è ancora in vendita.


Ryanair

Dall'ultima volta che ho scritto a proprosito dei viaggi in aereo ho preso altre quattro volte la RyanAir ed ho potuto approfondire alcuni aspetti non proprio chiari nel mio primo viaggio. Ho avuto anche modo di atterrare in aeroporti di "seconda fascia" come quello di Bergamo che la RyanAir chiama "Aeroporto di Milano" e quello di Nowy Dwór Mazowiecki (Modlin) a 40km da Varsavia che la RyanAir chiama "Aeroporto di Varsavia". Due parole su quest'ultimo aeroporto: costruito da pochissimo, viene usato solo dalla RyanAir. E' praticamente un hangar di lamiera fuori da quale le persone attendono gli aerei della RyanAir sotto delle pensiline identiche a quelle in cui si attende l'autobus.

All'imbarco da Bergamo ricordo che una ragazza italiana si era infuriata col personale della RyanAir perché, essendo andata a fare shopping, aveva perso l'imbarco prioritario e i comuni viaggiatori (che non hanno 10 euro da investire per essere i primi a salire nell'aereo) le erano passati davanti. Poco male, il tempo era bello, si è fatta un po' di fila sulla scaletta insieme ai comuni viaggiatori e comunque non ha avuto problemi di posto perché aveva anche acquistato il posto riservato.

All'aeroporto di Cracovia, in una giornata fredda e piovosa, ho capito meglio il valore dei 10 euro della sky priority. Sono in fila per l'imbarco e davanti a me ho tantissime persone con la sky priority. Vedo che passano il gate e scendono. Immagino che li facciano già salire sull'aereo o che li tengano in fila come successo a me a Bologna in estate. Invece no, perché quando scendo io non c'è nessuno. Il personale dell'aeroporto ci fa avvicinare all'aereo (al freddo e al gelo) ma non ci fa salire e non c'è traccia delle persone che avevano la sky priority. Dopo cinque minuti arriva un autobus da cui scendono le persone con 10 euro in più e che si vanno ad accomodare nell'aereo. Solo quando l'ultima di loro si è seduta, il personale dell'aereo ci dà il via per salire. Alla fine per dare un servizio finto a chi ha 10 euro da buttare, fanno star scomode le altre persone.

Una novità di fine anno, sull'aereo è in vendita anche il calendario con le hostess della RyanAir oltre al caffé, ai panini, ai gratta e vinci, ai profumi e ai biglietti dell'autobus per raggiungere la civilità dopo essere atterrati in un aeroporto sconosciuto. Il prossimo mese venderanno anche il panettone e il torrone...

08/09/2013: Aratura a Gattolino (FC)

Come ogni anno, il secondo week end di settembre è festa a Gattolino. La domenica pomeriggio è stata organizzata una rievocazione storica dell'aratura partendo dalle vacche ed arrivando fino ai più moderni e potenti trattori.

Il terreno era alla corretta umidità ed ha consentito a tutti i trattori di esibirsi in arature di profondità considerevoli senza troppa fatica.

Interessante la presenza, inusueta per la nostra zona, di un trattore Landini L55-60 dotato di aratro monovomere sul sollevatore posteriore che ha mostrato ottime potenzialità e ha dato spettacolo insieme ai trattori cingolati di pari potenza.

Bello notare che ogni anno, il numero di trattori presenti aumenta indice che la fama della festa arriva sempre più lontano.


Ecco un po' di trattori impegnati nell'aratura.


A seguire, il video realizzato durante le fasi di aratura:

Prime volte in aereo

Riprendo ad aggiornare il blog. Ho tempo di farlo ora che sono all'aeroporto di Copenaghen circodando da persone con l'IKEA nel DNA ed in attesa di salire sul volo che mi riporterà in Italia. Vista l'occasione, descrivo i primi quattro voli della mia vita.

Il 23 luglio scorso è iniziata la prima trasferta di lavoro all'estero che ha richiesto il viaggio in aereo destinazione Varsavia in Polonia. Io non avevo mai preso l'aereo e non ero mai stato in un areoporto.

Il viaggio di andata (Bologna - Varsavia) è con la RyanAir. Per qualche motivo l'azienda mi ha pagato anche la SkyPriority e sono quindi il primo a passare i controlli al gate. Peccato che poi devo aspettare sulle scale buie e caldissime del gate insieme a tutti gli altri. La RyanAir è come il pullman, chi sale prima prende il posto migliore quindi appena si apre la porta delle scale, tutti partono a passo svelto per salire alla rinfusa sull'aereo. Quindi i 10 euro di SkyPriority a cosa danno diritto?
Riesco comunque a prendere un posto vicino al finistrino. Per fortuna! La RyanAir è un mercatino: appena l'aereo è in piano, le hostess iniziano a girare e a chiedere se vuoi comprare il loro caffé per fare colazioni in quota. Dopo 20 minuti ripassano e ti chiedono se vuoi comprare un panino per fare merenda in quota. Passano altri 20 minuti e ti chiedono se vuoi comprare i profumi senza pagare le tasse. Alla fine ti chiedono pure se vuoi comprare i biglietti della lotteria. Tutto tranquillo. Arrivo a Varsavia, recupero le valigie e via a lavorare.

Il viaggio di ritorno è stato diverso. Varsavia - Roma - Bologna. Per giustificare l'enorme differenza di costo tra Alitalia e RyanAir, il personale di Alitalia ti offre un biscotto e una bevanda durante il viaggio. Venendo da due settimane a contatto con polacchi a cui potevo rivolgermi parlando solo in inglese ero ancora tarato sulla lingua inglese e quando l'hostess con spiccato accento romano mi ha chiesto "Chevvoi da be'?" ho risposto "Orange Juice" nonostante poco prima stavo parlando in italiano col collega seduto al mio fianco.
Scalo a Fiumicino di un paio di ore e ne approfittiamo per pranzare (alle quattro del pomeriggio). Dopo due settimane di petto di pollo alla griglia, patate arrosto e verza (uniche cose che riuscivo a mangiare in Polonia) vado alla disperata ricerca di una pizzeria. Ripensandoci, è stata la peggior pizza che abbia mai mangiato in Italia ma è andata giù come se fosse la più buona. Da film comico, scommetto che tra un po' uscirà un cinepanettone con quello che sto per scrivere, la scena alla cassa della pizzeria e che mi ha subito riportato in Italia: una coppia di indiani dell'india sta indicando gli arancini di riso e chiede spiegazioni al cuoco: "What are these?"; il cuoco risponde che si tratta di riso e ragù fritti spicciando queste parole: "Rais frais ragù". L'indiano lo guarda con faccia interrogativa e allora il cuoco conclude con: "Ma chevvoi capì che vi magnate li sorci". Ok sono in Italia.
Il volo da Roma a Bologna è troppo breve. L'hostess deve essere un fulmine, sperando anche nella collaborazione dei passaggeri, a distribuire biscotti e bevande per poi raccogliere i rifiuti prima che l'aereo atterri.

Per adesso basta, sennò vengono degli articoli troppo lunghi e noiosi.

Alcune modifiche

 Ho resistino poco meno di un anno ad utilizzare il trattore senza silenziatore. La comodità dello scarico verso l'alto vinceva di poco sulla rumorosità del motore. Siamo quindi passati al silenziatore originale ma rovesciato verso l'alto e con una prolunga verso l'alto di acciaio inox. Il tubo è lungo 320mm (più lungo non lo avevo) e con diametro esterno di 42mm e diametro interno di 38mm. Al termine della prolunga abbiamo messo il tappo che si chiude per gravità quando il motore è spento impedendo alla pioggia di entrare. Il tubo è fissato al silenziatore con una vite a brugola in modo che possa essere rimosso quando dovremo lavorare sotto i tunnel.




L'altra modifica ha interessato l'erpice rotante il cui rullo a gabbia è stato sostuito con un rullo a spuntoni che dovrebbe consentirci di lavorare anche nella terra umida.
Il rullo è stato realizzato con un tubo di diametro 110mm e spesso 5mm mentre gli spuntoni sono stati realizzari con dei tondini lunghi 230mm e con diametro di 18mm opportunamente piegati e saldati sul tubo del rullo. Rimangono da fare i quattro raschiarullo.


Ripristinare impianto elettrico Pasquali

Questo vecchio Pasquali con motore Lombardini LDA96 era da tempo senza impianto elettrico di avviamento e di ricarica della batteria. Per anni è stato avviato a strappo mentre ultimamente utilizzavamo un carrello avviatore dotato di due batterie da 12V in serie e cavi con pinze da collegare al volo su motorino d'avviamento ogni volta che serviva.

Dato che il trattore è da sempre stato dotato di alternatore e di relativo regolatore di tensione mai collegati, ho pensato di verificarne la funzionalità e poi di cablare nuovamente l'impianto elettrico in modo da poter montare una batteria per l'avviamento che venisse ricaricata dal motore.

Il volano del motore è dotato di alcuni magneti che, ruotando, inducono forza elettromotrice alternata nei due avvolgimenti posizionati attorno al volano. Tali avvolgimenti hanno un terminale in comune (filo rosso) e quindi due terminali in controfase (fili gialli). Quando il motore Lombardini è acceso, su questi terminali è possibile misurare tensione alternata a vuoto di circa 40V~ tra i due terminali gialli e di circa 20V~ tra il terminale rosso e uno a scelta dei terminali gialli. Nel caso in cui ci siano batteria e regolatore collegati la tensione può assumere valori inferiori in funzione del regime di rotazione del motore comunque mai inferiori a 12V~.

Attenzione: se si esegue la misura tenendo con entrambe le mani i fili a contatto con i puntali del tester si sente una leggera ma fastidiosa scossa dovuta alla piccolissima corrente alternata che i 40V~ fanno passare da mano a mano attraverso il nostro corpo. Faccia attenzione chi non sopporta le scosse elettriche.

Il trattore è dotato di un vecchio regolatore di tensione con innesti rapidi di forma circolare. Purtroppo non ho a disposizione tali innesti quindi ho deciso di saldare dei cavi direttamente sui contatti del regolatore. Per fare questo ho disossidato con carta vetrata le piazzole del regolatore. Ho colato sopra di esse del nuovo stagno con abbondande pasta salda. Ho preso dei tronconi di cavo di colore differente, ho prima sciolto dello stagno sui loro terminali e poi li ho saldati sui contatti del regolatore semplicemente appoggiandoci la punta dello stagnatore. Ho poi connesso i cinque tronconi di cavo in un mammut fissato sul convogliatore dell'aria.

Schema elettrico con regolatore a cinque terminali.


Come mostra lo schema qui sopra, si può vedere che al regolatore vanno portati due cavi: uno direttamente da positivo della batteria che verrà utlizzato dal regolatore per ricaricare la batteria stessa; l'altro deve provenire dal blocchetto della chiave perché deve esserci tensione solo quando il quadro elettrico è acceso (se si collega tale cavo direttamente al polo positivo della batteria, il regolatore assorbe corrente anche a motore spento e la batteria si scaricherà dopo alcune ore). Per verificare il funzionamento del regolatore e la correttezza dei cablaggi è sufficiente fare una misurazione della tensione della batteria quando il motore è spento (si ottiene un valore compreso tra 12,50V e 13,00V) e quando il motore è acceso e leggermente accelerato (si devono ottenere valori superiori a 13,00V che crescono fino a circa 14,50V con il motore al massimo del regime di rotazione).


Il motore è dotato di bulbo digitale di rilevazione della pressione olio e quindi ho pensato di collegare anche quest'ultimo. Quando non c'è pressione olio il bulbo chiude il contatto verso massa (carcassa del motore); un capo della lampada spia è collegato al bulbo mentre l'altro deve essere collegato al positivo. Per evitare di scaricare la batteria tenendo la spia accesa a motore spento, utilizziamo lo stesso positivo portato al regolatore di tensione in cui c'è tensione solo con la chiave girata.

I contatti del blocchetto chiave vanno usati come segue:
  • 30 - Positivo di alimentazione direttamente da polo positivo della batteria;
  • 15 -  Contatto per alimentazione servizi ausiliari solo quando la chiave è nelle posizioni 1 e 2: al regolatore di tensione e alla spia dell'olio (se hai un regolatore di tensione a 6 terminali collega qui anche la spia del regolatore);
  • 50 - Al teleruttore del motorino di avviamento. In questo terminale c'è tensione solo durante l'avviamento del motore (chiave in posizione 2).
Aggiornamento 07/01/2017:
Ho realizzato anche lo schema in caso sia presente un regolatore Ducati a tre terminali.
Aggiornamento 03/05/2017:
Ho realizzato anche lo schema in caso sia presente il regolatore Ducati o Saprisa a sei terminali che permette di comandare anche la spia di indicazione della mancata ricarica.

Samsung SCX-3405

Ho appena comprato da MarcoPoloShop questa stampante multifunzione laser per 83,60€. Si tratta di una stampante laser in bianco e nero con sopra uno scanner a colori. Il collegamento al computer avviene tramite cavo USB.

La EPSON SX130 comprata sempre da MarcoPolo nel settembre dell'anno scorso è morta a causa di una cartuccia di inchiostro non originale (marca Ambitek) che si è seccata dentro la testina. Ora la testina è tappata e non riesco più a pulirla. Da notare che, dalla data di acquisto, avevo ancora le cartucce dei colori originali che, a differenza del nero, non si sono ancora seccate.

Ho pensato di acquistare la stampante laser perché non dovrebbe soffrire di malanni dovuti all'inutilizzo e dovrebbe avere una vita più lunga rispetto una stampante a getto d'inchiostro. Dovrò rinunciare ai colori ma anche prima non li usavo più di tanto. E' da anni che non stampo una foto e il maggiore utilizzo delle multifunzioni che ho avuto è sempre stato come fotocopiatrici.

Una nota sull'acquisto: nel negozio MarcoPolo Expert la stampante costa 99,90€. Prenotandola sul sito internet MarcoPoloShop ma chiedendo il ritiro e il pagamento al negozio MarcoPolo Export più vicino a casa mia ho ottenuto uno sconto del 16% pagandola 83,60€. Mistero.