Ciclopedonale del Savio

Più o meno tutti i week end percorro in bicicletta la pista ciclopedonale del Savio che corre lungo gli argini del fiume o lungo stradine poco trafficate. Il percorso è di circa 30km suddivisi praticamente a metà sul lato dato e sul lato sinistro del fiume Savio.

Il Ponte Vecchio
Dal Ponte Vecchio di Cesena a Martorano la pista ha una sede propria ed è molto ben realizzata se si esclude il passaggio sotto al ponte della ferrovia e della Secante dove il percorso sale e scende troppo ripidamente. Io taglio sempre per il sottopassaggio di Via Macchiavelli percorrendo il marciapiede. Il problema di questo tratto è sicuramente l'affollamento. Se la si percorre nel tardo pomeriggio dei giorni festivi è come pretendere di girare in bicicletta in piazza durante i giorni di mercato: impossibile. Mentre in piazza è colpa della grande quantità di gente, qui è colpa dell'inciviltà delle gente che non ha rispetto per chi incontra nella propria strada: ad esempio capita spesso di incontrare tre pedoni affiancati in una sede di soli due metri che ti lasciano solo il bordo per passare con la bicicletta. Poi ti guardano stupiti se mandi loro un'occhiataccia o chiedi spazio. L'affollamento significa che la pista ciclopedonale funziona ed è utile ma io la preferivo molto di più alcuni anni fa, quando ero tra i pochi a percorrerla.

Da Martorano a Cannuzzo i tratti in sede propria sono inframezzati da tratti su strada asfaltata pubblica (occhio alle automobili che si incontrano). In questo pezzo i pedoni sono praticamente scomparsi e rimangono solo i ciclisti che intralciano poco anche se permane una certa percentuale di inciviltà. E' fondamentale dotare la bicicletta di campanello per farsi sentire e chiedere strada agli altri. Da evitare le cuffie su entrambe le orecchie in quanto non è possibile sentire e dare strada agli altri.

Di seguito alcune foto della sede ciclopedonale sull'argine tra Ronta e San Martino in Fiume.

Tra Martorano e RontaTra Ronta e San Martino
Tra Ronta e San Martino
A Cannuzzo si attraversa il fiume Savio sul ponte di Matellica e si torna verso Cesena passando per Mensa, e sfiorando San Andrea in Bagnolo e Pievesestina. La parte sinistra della ciclopedonale non è affascinante come la destra: corre solo su strade pubbliche e spesso si allontana dall'argine del fiume. L'aspetto positivo della cosa è che è assolutamente improbabile incontrare qualche persona che intralcia la pista. Non ci sono nemmeno i cartelli di indicazione del percorso: spesso agli incroci mancano i cartelli ed facile sbagliare strada o infilarsi nell'aia privata di qualcuno. Forse, il pezzo più affascinante è il tratto sterrato di Via Rino Bagnoli a Pievesestina che è praticamente sul prato fatta eccezione per due strisce in terra lasciate da trattori ed altri rari mezzi che percorrono quella strada.

Via Rino Bagnoli a Pievesestina
Concludo con tre foto di Cesena scattate durante le ferie di metà agosto.
La Rocca Malatestiana dietro
al Ponte dell'Europa Unita
Il Ponte Nuovo
Il camino dell'ex zuccherificio

0 commenti:

Posta un commento