Lezioni di italiano

Messaggio di benvenuto trovato in un hotel viennese.

Sicurezze sul lavoro in Polonia

"[...] altrimenti lo premono [...]"
Questo è quanto mi sono sentito rispondere quando ho chiesto lumi sul perché il pulsante dello STOP DI EMERGENZA è stato bloccato.

Noi crediamo in te...

Una serie di considerazioni mi hanno portato alla ricerca di un nuovo impiego. Questa non è la notizia: lo sanno già tutti perché sono abituato a condividere tutto quanto può essere utile al mio gruppo di lavoro. L'articolo vuole illustrare cosa ho trovato ricercando il nuovo lavoro che, in questo momento, non ho ancora trovato.

Devo dire che, questa volta, LinkedIn ha assunto un ruolo centrale nella ricerca passiva delle opportunità di lavoro. Forse quello che pensavo tre anni fa non è più valido. Sono infatti stato contatto da due cacciatori di teste* che ora, in maniera meno brutale, si fanno chiamare "reclutatori di profili di alto livello" che mi hanno fruttato colloqui con altrettante aziende.




Non volevo sostenere il primo colloquio in quanto erano specificatamente richieste conoscenze tecniche che io non ho ma che credo di poter acquisire in pochi mesi. Il cacciatore di teste mi ha convinto a sostenere il colloquio dicendomi che per l'azienda non era importante che io non avessi mai programmato PLC Siemens. Faccio il primo colloquio tra Natale e Capodanno. In azienda ci sono solo i due soci proprietari. Tutto sembra filare liscio, anche loro sono convinti che in pochi mesi posso diventare autonomo nella programmazione di PLC Siemens. Si parla anche di un salario importante (rispetto quello che prendo ora) e di un contratto a tempo indeterminato. Prendono comunque tempo, secondo loro almeno un mese, per non fermarsi al primo profilo visto e, in ogni caso, preferirebbero che io terminassi i progetti che ho in corso con l'azienda attuale per non crearle problemi.
Che gentiluomini! Che signori! Mi avete convinto!
Dopo tre giorni mi richiama il cacciatore di teste: il responsabile dei programmatori è tornato e vuole incontrarmi perché vuole conoscere la mia esperienza. Al colloquio si parla di tutt'altro. Nessuna domanda che riguardi il lavoro. Cambiano però le carte in tavola. Cercano due programmatori e mi vogliono il prima possibile. Poi la chicca che cito testualmente:
[...] abbiamo capito che sei la figura giusta [...] vogliamo scommettere su di te [...] ti proponiamo un contratto a tempo determinato di otto mesi che poi trasformeremo in indeterminato [...] fidati. 
A questo punto ho tentato di spiegare a loro il significato di "scommettere". Se c'è una via di uscita (dopo otto mesi) non è una scommessa. E poi otto mesi assomigliano troppo alla lunghezza di un progetto di un impianto automatico partendo dalla progettazione e arrivando al collaudo finale presso il cantiere. La cosa mi puzza. Alle mie rimostranze rispondono con:
[...] come noi ci fidiamo di te, tu ti devi fidare di noi [...]
Mi spiace ma la fiducia ha un solo sinonimo per me: "contratto a tempo indeterminato".
E poi la perla:
[...] convertendo un contratto a tempo determinato in indeterminato ci sono degli sgravi fiscali [...]
Si dice "fatta la legge trovato l'inganno". Francamente a me sembra un po' di truffare lo Stato prendendola nel culo due volte: primo perché meno tasse pagate allo Stato meno servizi per tutti, me compreso; secondo perché per farti pagare meno tasse te rischio di non avere il lavoro fra otto mesi per chissà quale tua motivazione più o meno inventata.




Ieri ho sostenuto il colloquio con una seconda azienda. Questa volta ero stato chiaro: valuto solo contratti a tempo indeterminato. Non mi dilungo troppo. Anche in questo caso si trattava di programmazione di PLC Siemens. Anche in questo caso nessun interrogatorio sulla parte tecnica delle mie esperienze. Dopo dieci minuti il colloquio era terminato ed ero assunto ma...è arrivato il propostone:
[...] siamo una azienda artigiana [...] abbiamo un limite sul numero di dipendenti che abbiamo superato da molto [...] passare al regime industriale significa pagare più tasse [...] quindi non possiamo assumerti direttamente. Tu verrai assunto a tempo indeterminato da un'agenzia di somminastrazione personale (Adecco o Randstad) e verrai a lavorare a tempo indeterminato per noi. In questo modo risparmiamo sulle tasse.
Premesso che considero le agenzia di somminatrazione personale o agenzie interinale una sorta di "caporalato legalizzato" o di "magnaccia legalizzato", anche in questo caso non voglio prenderlo nel culo due volte: prima di tutto l'azienda non paga allo Stato il dovuto rimanendo a regime artigianale quando non dovrebbe; Inoltre nessuno obbliga l'azienda a tenermi e quindi può lasciarmi nelle mani dell'agenzia che, a quel punto, ha la possibilità di piazzarmi in qualunque altra azienda e in caso di mio rifiuto il contratto verrà sciolto... alla faccia del tempo indeterminato!

In entrambi i casi le aziende hanno cercato me (tramite il cacciatore di teste). Io non ho cercato loro. Io ho un lavoro, non sono "alla canna del gas". Se volete le mie prestazioni dovete convincermi per bene. E finora siete molto lontani dal riuscirci. E in più, ai miei occhi, fate la figura dei ladri e dei barboni.

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* se mi riprende la passione per il blog ci sarebbe da fare un copioso articolo su queste figure professionali che a parer mio fingono di offrire un servizio.