Hondina

Domenica scorsa ho venduto per 350€ il mio scooter Honda X8R-S.

Acquistato nell'aprile 1998 per 3.6 milioni di Lire, mi ha trasportato fino al 2001 quando ho preso la patente per l'automobile. Poi il suo uso è andato sempre più scemando. L'anno scorso non l'ho proprio usato nonostante avessi pagato l'assicurazione. Di conseguenza la decisione di venderlo.

Come già successo per l'Aprilia SR di mia sorella è stato sufficiente un solo giorno sul ciglio della strada per trovare un extracomunitario interessato all'acquisto, anzi in questo caso una ragazza marocchina a cui ho dato anche il mio vecchio casco integrale ormai devastato dall'età.

Devo ammettere che lunedì sera, nel vedere il garage vuoto, ho sentito qualche cosa, mi sembrava strano non vederlo al suo posto.

Ma sarà il modo di presentarsi?

Sono venuto in possesso di una lettera di presentazione allegata ad un curriculum inviato da un giovane laureato in ingegneria informatica all'azienda in cui lavoro. Specifico, per chi non lo sapesse, che l'azienda in cui presto lavoro si occupa della progettazione e dell'installazione di sistemi di automazione su imbarcazioni da diporto.

Sicuramente non verrà assunto ma ci ha regalato notevoli momenti di ilarità, in particolare il seguente paragrafo:
Sono uno sportivo, adoro le moto e la velocità in generale. Ho fatto pattinaggio corsa/velocità (quindi senza protezioni come gomitiere, ginocchiere ma solo con il casco) per 14 anni con ottimi risultati a livello nazionale perciò la velocità era il mio pane quotidiano.
Perché sottolineare il mancato uso di protezioni ai gomiti e alle ginocchia? Ti devi presentare ad un'azienda a cui interessano laureati in ingegneria e tu scrivi che forse sei un incosciente? Chi se ne frega se non usi le ginocchiere!
Perché la velocità era il tuo pane quotidiano? Non è che ti sei pentito di non aver indossato gomitiere e ginocchiere? Ora hai una rotula di ceramica o un gomito in titanio?

Ecco altre perle:
Mi interessano il campo informatico e progettistico e quei settori in cui è possibile mantenere contatti con aziende, fornitori e clienti.
Il magazziniere?
Sono un ragazzo a cui piace lavorare in team, ed essere attivo, ma d’altra parte sono testardo e schematico nelle mie decisioni.
Io non evidenzierei mai la testardaggine... secondo me bisogna sottolineare la propria flessibilità ed adattabilità; queste sono caratteristiche apprezzate, non certo un testardo che diventerà sicuramente un rompicoglioni...

Concludiamo con il curriculum. Scrive di essere laureato in ingegneria informatica e dell'automazione poi, nella sezione delle conoscenze informatiche scrive solo:
Conoscenza del sistema operativo Windows XP e del pacchetto OFFICE 2003
Tutto qua? Tre anni di ingegneria informatica e dichiari di conoscere le stesse che conosce mio cugino Nicola che fa la prima media?

Una perla...

Ho da pochissimo finito di abbattere il secondo ed ultimo degli abeti rossi davanti a casa mia. Purtroppo, durante l'inverno, si sono seccati e con grande dispiacere e sudore (erano alti 10 metri) ho dovuto abbatterli.

Mi ricorderò per sempre la mitica frase pronunciata da mia zia Elide fissando uno dei due abeti: "sarà da innestare... fa molte pigne ma dentro non ci sono i pinoli...".

Un erpice rotante su misura

La fresa del Valpadana 4RM-450L ha tre problemi:
  • leggerezza;
  • profondità ridotta;
  • trita e seppellisce l'erba infestante, sarebbe meglio non seppellirla per evitare che ricresca.
Un erpice rotante a rotori larghi dotati di denti potrebbe fare al caso nostro:
  • i denti assorbono meno potenza dei comuni coltelli;
  • i rotori larghi frantumano meglio le zolle;
  • se usato su terra soda riesce a sradicare le infestanti lasciandole in superficie in modo che si secchino al sole.
Unici vincoli? Il prezzo basso (max 200 euro) e la larghezza non superiore a 140cm per riuscire a passare nei piccoli spazi tra le serre e i fossi di scolo.

Dopo tante ricerche siamo venuti in possesso di un erpice rotante Maschio largo 2 metri, prodotto nel 1976 e pagato 120 euro, cardano e rullo a spuntoni compresi. Due metri sono decisamente troppi: bisogna restringerlo!

Dalla prima foto l'erpice sembra in buone condizioni, in realtà, avvicinandosi bene, è possibile vedere la numerosa ruggine che ricopre il telaio. Inoltre, aprendo la vasca è apparsa una strana poltiglia terrosa al posto del tipico olio che dovrebbe riempirla. Ciò nonostante, 13 cuscinetti su 15 sono in ottime condizioni (e io ne devo usare solo 9), le ruote dentate pure, i paraoli sono ovviamente da sostituire (10 euro). Ai denti mancano solo 3 centimetri rispetto la lunghezza originale. L'erpice rotante ha 8 rotori larghi 25cm: dopo il ridimensionamento ne avrà 5: 5 * 25cm = 125cm + 10cm di sponde = 135cm, proprio quello che mi serviva.


Dopo averlo fatto a pezzi bisogna cominciare il ridimensionamento e il rimontaggio. La prima ad essere tagliata è la vasca delle ruote dentate . Bisogna passare da otto rotori a cinque rotori. Dopo aver preso le giuste misure abbiamo fissato sulla vasca un sbarra di ferro a modi righello in modo da guidare la smerigliatrice angolare ed ottenere un taglio più dritto possibile. Poi si saldano le due parti insieme e il gioco è fatto. A questo punto bisogna chiudere i buchi di troppo sul coperchio e creare un nuovo tappo/sfiato per l'inserimento del lubrificante. In questa fase ci siamo accorti del ridicolo sistema di fissaggio dei portacuscinetti che usava la Maschio nei propri erpici rotanti: sul coperchio erano fissate a pressione delle clips filettate su cui si avvitano i bulloni di fissaggio dei portacuscinetti. Col tempo e con le vibrazioni le viti si svitano, le clips si allentano e cadono fra gli ingranaggi! Per rifissare i portacuscinetti è necessario aprire completamente la vasca, sperare che le clips non abbiano rotto i denti delle ruote dentate, saldare dei nuovi dati (al posto delle clips filettate) sul coperchio della vasca e richiudere tutto.


Dopo aver ridimensionato la vasca e rimontato i cuscinetti inferiori è iniziato il rimontaggio dei rotori e delle ruote dentate con tanto di inserimento del grasso di lubrificazione (sono stati necessari 7kg di grasso, 35 euro).


Dopo aver rimontato la trasmissione e rimpicciolito l'attacco a tre punti bisogna montare il rullo posteriore. Ma quale rullo? Visto che quell'erpice rotante dovrà lavorare prevalentemente su sodo e sicuramente su terreno asciutto decidiamo di montare il rullo a gabbia dell'erpice rotante Falc (anch'esso largo 2 metri) che non utilizziamo. Come saldare il rullo in modo che venga più dritto possibile? Saldo dei perni di misura all'interno dei tubi del rullo in modo da creare una sorta di incastro fra le due parti. Il risultato estetico non sarà dei migliori a causa delle saldature a vista, ma il rullo è perfettamente in asse.


Infine sono state montate le sponde e la protezione anteriore opportunamente ridimensionata. Abbiamo preferito modernizzare il sistema a molla delle sponde: siamo passati dal poco funzionale sistema con le molle sopra la vasca che fanno poca resistenza e permetto alla sponda di allargarsi a piacimento, ad un sistema moderno con la molla sotto la vasca con tanto di vite di finecorsa per evitare che la sponda si apra troppo.


Infine allego due immagini ad "alta risoluzione" che mostrano il terreno dopo il passaggio dell'erpice rotante. Nella foto a sinistra si vedono i risultati dell'erpice rotante su terreno sodo e tutto sommato umido. In quella a destra sono mostrati i risultati del passaggio su terreno secco e friabile su cui erano presenti piantine di insalata. In entrambe le foto è possibile notare le "zocche" delle piantine (infestanti o insalata) sradicate e portate in superficie.