Meccanici professionisti

Le ruotine posteriori del tagliaerba col motore Briggs Stratton mi hanno salutato e cos, anzichè cercarle nuove, ho cercato un tagliaerba rotto ma con le ruote in buone condizioni. Per 20€ ho trovato il tagliaerba qui sotto ufficialmente dichiarato defunto da chi me lo ha venduto.

Tanto vale fare due prove prima di cannibalizzarlo e gettare i resti al rottamaio. L'olio motore c'è. Il motore a mano gira. Svito la candela e butto dentro al cilindro un po' di benzina con una siringa. Tiro la fune di avviamento e il motore scoppietta per poi spegnersi: il carburatore non manda benzina.
 

Svito il collettore di aspirazione per tirare giù il carburatore ed ecco il problema: la guarnizione è al contrario. Il motore aspira aria da fuori anziché aspirare attraverso il carburatore. Rimetto a posto la guarnizione e rimonto tutto. Al secondo tirone sulla fune di avviamento il motore parte e sta in moto senza problemi.
Termino il resto della manutenzione con calma, tanto ora ho un altro tagliaerba funzionante: cambio olio e pulisco il filtro dell'aria.

Si tratta di un tagliaerba con un ormai storico motore Tecumseh BVL198 che dovrebbe avere 5 cavalli di potenza. Tutto un altro mondo rispetto al Briggs Stratton da 3cv che fatica appena l'erba si infittisce un pochetto.

Perché l'articolo è intitolato meccanici professionisti? Perché la guarnizione al contrario è sicuramente opera dell'officina che lo ha venduto e a cui il cliente ha continuato a rivolgersi per la manutenzione. Poi, un bel giorno, distrattamente o meno, la guarnizione è stata montata al contrario in modo che il tagliaerba non si accendesse più... la giusta scusa per venderne uno nuovo...

Roaming extracomunitario

Ho varcato il confine occidentale dell'Italia e appena entrato in Francia ricevo il solito SMS che mi da il benvenuto nel paese estero. Avendo viaggiato spesso in giro per il mondo sono abituato a questi messaggi che quasi non ci faccio caso. Normalmente arrivava un secondo messaggio con l'indicazione dei costi astronomici da sostenere anche in caso si ricevessero telefonate. Ad esempio, lo scorso dicembre a Londra e in Germania ho pagato 6,10 cent/min per chiamare e 1,39 cent/min per ricevere. Tutto chiaro, basta evitare il più possibile di farlo.

Dal 15 giugno il roaming nella comunità europea non c'è più quindi il messaggio è cambiato ed è quello allegato poco sopra secondo cui non bisogna sostenere costi diversi rispetto a quando si è in Italia.

Dopo 5 minuti di Francia si entra nel Principato di Monaco (quella era la mia destinazione) ed ecco un nuovo messaggio di benvenuto nel paese estero.


Questa volta però il messaggio è solo. Non c'è il secondo messaggio che parla di costi aggiuntivi o che pubblicizza uno dei motivi per cui l'Unione Europea è utile. Penso che CoopVoce una volta tanto abbia deciso di non riempirmi il telefono di SMS ed abbia evitato di inviarmi il messaggio sul roaming gratuito.

Non è così. Roaming gratuito un cazzo. Il Principato di Monaco, che sparisse sotto una frana, non fa parte della Comunità Europea almeno telefonicamente parlando e quindi applica le tariffe di roaming che gli pare.



Una telefonata di un minuto virtuale (ho buttato giù appena mi ha risposto la segreteria telefonica), che tra scatto alla risposta e conteggio anticipato dei minuti, sempre approssimati per eccesso, mi è costata 2€.

La persona che ha visto la chiamata persa mi ha ovviamente richiamato ed ecco bruciati altri 10€ in meno di 7 minuti di telefonata.

Coglione io a pensare che il giardino del principe Grimaldi fosse nella Comunità Europea ma, secondo me, CoopVoce avrebbe fatto sicuramente più bella figura se avesse inviato un messaggino coi costi in cui sarei di lì a poco incorso.

Esiste la pagina Chiamare dall'estero nel sito CoopVoce in cui sono elencati tutti i costi paese per paese. E' molto interessante ed utile. Faccio solo notare che il roaming nel Principato di Monaco che è a 20km dall'Italia costa di più del roaming negli Stati Uniti al di là dell'oceano...