621 taiF (Fiat 126 a rovescio)

Oggi sento un po' di Roberto Giacobbo dentro di me e per questo ho preso una doppia dose di purgante. In attesa di liberarmene, provo a spiegare il mistero che sta tenendo tutti (??) gli utenti di Youtube col fiato sospeso: il mistero della Fiat 126 polacca che va a rovescio!

Tra poco vedremo l'unico video dell'apparizione di questa strana automobile. Potrebbe provenire da Atlantide? Potrebbe essere guidata da un templare? Forse sta usando un propulsore di derivazione aliena? Oppure è solo un effetto secondario del raggio della morte inventato da Majorana? Tutto questo su Voyager! Basta cazzate vediamo una delle innumerevoli copie del video presenti su Youtube.



Durante i quattro minuti del video sono andato in bagno e mi sono liberato del Roberto Giacobbo che sta dentro di me. Ora basta misteri e facciamola breve.
La Fiat 126 ha il motore e la trazione posteriore. È sufficiente eliminare tutto il blocco motore-trasmissione (powertrain per i tecnici) e sostituirlo con quello della Fiat 127 (cito questo modello perché mi pare di riconoscere la forma dei mozzi e dei coprimozzi delle ruote) o di qualunque altra automobile con motore e trazione anteriore. Il volante si porta all'interno dell'abitacolo al posto dei sedili posteriori e si ruota il sedile del passeggero.
A questo punto sia ha una macchina con un solo motore (ora è anteriore visto che la macchina va a rovescio), due assi sterzanti e due posti di guida, uno per ogni senso di marcia.

Probabilmente questo è stato il primo video che vidi su Youtube, almeno quattro anni fa, quando Youtube era ancora agli inizi. Lo rividi almeno dieci volte di seguito con i lacrimoni agli occhi per le risate.
Nel frattempo le copie di sono decuplicate come i commenti che, ogni volta, ipotizzano soluzioni tecniche sempre più bizzare (senza mai arrivare a quelle che potrebbe ipotizzare Roberto Giacobbo).

Portachiavi 1.4 beta

Segnalo il rilascio della versione 1.4 del mio Portachiavi. Un'applicazione Java che ci consente di liberarci dei post-it appiccicati al monitor contenenti le password più disparate.

Portachiavi 1.4 consente di memorizzare i dati di accesso (username e password) in maniera sicura all'interno del proprio computer. I dati vengono salvati su un file cifrato (TripleDES) e protetto da una password.

Per infomazioni più dettagliate e per il download è sufficiente aprire la pagina dedicata.

Abbassare i toni

Devo abbassare i toni. Questa mattina, in auto, ascoltando il radiogiornale, ho rischiato di andare nel fosso. Ecco cosa stava dicendo la radio:
Previste per il pomeriggio le dimissioni di Silvio Berlusconi...
e a questo punto ho sentito la gioia esplodermi dentro. Ho esultato come un deficiente mentre ero alla guida dell'auto. Peccato che poi la frase è terminata:
... dall'ospedale.

Voglio conoscere meglio i lettori del sito

Da questa sera è necessario essere registrati su Google o su OpenID per poter lasciare un commento sugli articoli di questo sito internet.

I semplici commenti attribuiti ad un troppo generico "Anonimo" non mi permettono di capire quante "vere" persone leggono gli articoli e se ne interessano a tal punto da lasciare un'opinione. Dietro al generico "Anonimo" quante teste ci sono? E' sempre uno? Sono due? Sono mille? Beh non montiamoci la testa coi numeri. Voglio capire il percorso che fanno i lettori, cosa preferiscono e cosa non condividono.

Attenzione: questa novità vale solo per i commenti agli articoli. Gli altri servizi di comunicazione con me (guestbook ed email) rimangono aperti a tutti. Una sola cortesia: non usate il guestbook per chiedermi consigli sui trattori.

Sgrigna

Lo ammetto: soffro di sgrigna. Quando qualcosa mi sembra ridicola o imbarazzante non smetto più di ridere. La cosa continua per giorni e giorni ogni volta che l'elemento scatenante mi torna alla mente. L'ultimo attacco grave si era verificato al lavoro quando un tizio bussò alla finestra per chiedere se poteva usare il bagno dell'ufficio... penso di essere rimasto più o meno un'ora senza riuscire a parlare e respirando a fatica a causa degli attacchi di riso.
Oggi, giornata seguente alla famosa "duomata", la sgrigna è tornata fuori. Ogni volta che incrociavo lo sguardo di un collega c'era un che di intesa, tutti e due si pensava subito alla "duomata" ed un imbarazzante sorriso si stampava sul mio volto. Non rido per felicità, rido per quanto sia ridicolo ed imbarazzante tutto quello successo dopo la "duomata".

Resoconto della follia mediatica
Apprendo della notizia dopo le 19 di ieri attraverso il TG3. Vedo un vecchio sanguinante e provo pena, poi riconosco che è Berlusconi e non capisco cosa sta succedendo. Poi il TG3 spiega tutto. Passo sul TG4 dove un Emilio Fede in panico parla a vanvera tirando in ballo il sequestro di Aldo Moro, le Brigate Rosse, Antonio Di Pietro, AnnoZero e Serena Dandini. Passo su 7Gold per vedere i risultati della Serie A ma anche lì fanno vedere il volto insanguinato di Berlusconi commentando, senza senno, l'accaduto. Uno dei giornalisti sportivi è arrivato pure a citare Mourinho, allenatore dell'Inter, come istigatore alla violenza e dunque concausa dell'attentato a Berlusconi.

Accendo il notebook e vado su Facebook per vedere il profilo del "duomatore" Tartaglia che però non ha un profilo. Esistono però già tre fans club con poco più di 3000 iscritti (solo un'ora dopo il fatto). Aggiorno la pagina dopo un minuto e sono già 150 iscritti in più. Idem dopo un altro minuto.

Passano alcune ore e i telegiornali in edizione straordinaria riempono i canali di bollettini medici e di messaggi solidarietà annunciando che anche il popolo dei social network (Facebook) ha risposto difendendo Berlusconi ed attaccando l'assalitore. Veramente non mi era sembrato così... Vado a letto.

Oggi ricontrollo Facebook e, cercando di nuovo il cognome dell'assalitore, vedo che ci sono due gruppi in difesa di Berlusconi con 500.000 iscritti totali a differenza dei gruppi a favore dell'assalitore con soli 90.000 iscritti. Si saranno iscritti tutti di notte? Forse non dormivano perché erano in pensiero? No. Come tradizione di una parte politica, i titolari dei gruppi hanno giocato sporco modificando il nome di gruppi con una marea di iscritti. Ad esempio, se prima il gruppo si chiamava "W la passera" e aveva 500.000 iscritti (vorrei vedere) ora si chiama "Sosteniamo Berlusconi contro Tartaglia" o cose simili infatti al suo interno è pieno di utenti che si trovano iscritti senza volerlo.


________________________________
Torno serio sulla questione dell'aggressione a Berlusconi: nonostante penso che gli stia bene una punizione per quello che fa e rappresenta, non approvo la sofferenza e il dolore gli sono stati inflitti. Già nel 1789 usavano metodi non dolorosi.

Google Chrome per Linux

Pochi minuti fa ho ricevuto una email dallo staff di Google che mi ha annunciato il rilascio di una versione beta di Google Chrome, il browser made in Google tanto (forse troppo) pubblicizzato negli ultimi tempi come ogni cosa riguardante Google.
Un saluto a tutti gli utenti di Linux.

La versione beta di Google Chrome per Linux è pronta! Grazie ai numerosi sviluppatori di Chromium e WebKit che hanno contribuito a rendere Google Chrome un browser stabile e veloce. Alcune statistiche interessanti direttamente dal team di Google Chrome:

60.000 righe di codice compilate per Linux
23 build per sviluppatori
2713 bug corretti per Linux
12 committer esterni e bug editor per la compilazione della base di codice di Google Chrome per Linux; 48 contributori esterni.

Grazie per avere aspettato, ci auguriamo che Google Chrome sia di tuo gradimento.

Il team di Google Chrome
Corro subito a scaricarlo e ad installarlo: è tutto abbastanza comodo grazie ad un pacchetto .deb di 12MegaByte.

Il primo approccio è strano, per la mancanza della barra dei menù tanto cara su Firefox/IceCat e per via dell'aspetto grafico che non si intona col resto della mia Ubuntu. Ho visto che sono già presenti un'enormità di interfacce grafiche personalizzate: vedrò si sceglierne una.

Al momento non mi ha convinto più di tanto, sopratutto a causa dell'odiosa abitudine di WebKit (il motore HTML che sta dietro a Chrome) di modificare a suo piacimento l'aspetto di alcuni elementi HTML (menù a tendina e checkbox su tutti). L'ho odiato in Konqueror, l'ho odiato in Safari e ora lo odio in Chrome.


Nei prossimi giorni continuerò a testarlo per verificare che Chrome mantenga la propria velocità anche dopo giorni e giorni di navigazione e di dati accumulati. Firefox e IceCat non ci riescono.