Sostituzione di un cuscinetto nell'erpice rotante

Questo articolo si riferisce ad un intervento realizzato il luglio scorso quando il rullo dell'erpice rotante Maschio si è bloccato nel bel mezzo della pulizia dell'interfila delle zucchine.

Il cuscinetto di supporto destro del rullo ha grippato bloccando completamente il rullo. Un problema abbastanza normale in un erpice rotante con più di quaranta anni sulle spalle e una manutenzione pressoché assente (vedi lo stato dei cuscinetti interni al momento dell'acquisto).

Si tratta di un supporto oscillante di tipo SKF UCFL207. Non è obbligatorio acquistare un altro SKF. Esistono produttori cinesi che utilizzano gli stessi codici SKF presentanto prodotti meno costosi e sicuramente meno durevoli. Con una breve ricerca su internet si trovano i supporti nuovi, cinesi, ad una ventina di euro la coppia spediti a casa in meno di una settimana. Rivolgendomi ai rivenditori di cuscinetti SKF avrei sicuramente speso almeno cinque volte di più ma, dato il limitato utilizzo dell'attrezzo, ho ritenuto che la scarsa affdabilità di un prodotto cinese sia comunque sufficiente.

Ecco il nuovo supporto montato dopo aver rimosso solo quello grippato.


La spinta verso il continuo miglioramento è però viva anche quando si tratta di cambiare solo un cuscinetto. L'ingrassatore sul supporto serve ad ingrassare la corona sferica che permette a rullo di girare anche fuori squadro. Non c'è un ingrassatore per il cuscinetto vero e proprio. Il cuscinetto, anche se dotato di tutte le protezioni del caso, è a contatto continuo con terra e polvere che, inevitabilmente, entreranno tra le sfere asciugando il grasso che le lubrifica. Per questo motivo ho pensato di forare il portarullo ed inserire un ingrassatore per parte in modo da poter pompare grasso contro la parte interna del supporto e lubrificare il cuscinetto con grasso pulito. Nelle foto qui sotto viene mostrato l'ingrassatore avvitato nel foro e il relativo anello di protezione contro gli ostacoli.



Diffondere ignoranza è ignoranza?

Questa sera mi sono trovato per caso a guardare il TG1 delle 20. Servizio banale sul prossimo inizio delle scuole ed estremamente genaralista sullo stato di conservazione degli edifici scolastici pubblici.

Il tema centrale del servizio era la condizione dei muri pieni di umidità della palestra di un liceo linguistico di non so quale località italiana. Nel servizio venivano mostrati dei ragazzi fare ginnastica sul posto, senza poter correre o giocare a palla a causa del pericolo di caduta calcinacci dai muri della palestra.

Ad un certo punto la chicca, un'intervista ad una studentessa del liceo linguistico (!) che si esprime nel seguente modo: "vorrei che sarebbe possibile fare più attività fisica a scuola".

Concediamo alla studentessa l'attenuante del recente ritorno a scuola. Supponiamo che durante le vacanza non abbia mai utilizzato la lingua italiana e dunque in tre mesi si sia dimenticata ciò che studia ed utilizza (quando non in vacanza) da almeno otto anni.

Concediamo agli insegnanti che le hanno consentito di superare le scuole elementari il beneficio dell'errore: in fondo si ha il 50% di probabilità di fare un errore scrivendo "Ammesso" anziché "Non ammesso" sulla pagella.

Quello che non riesco a digerire è il sistema giornalistico che decide di mandare in onda una cosa del genere (senza per altro nascondere il volto della studentessa che in un mondo corretto e giusto dovrebbe essere bullizzata per la sua ignoranza - ricordo a tutti che l'ignoranza, al giorno d'oggi, è una scelta).

Perché il cameraman, ascoltata una coniugazione del genere non ha abbassato la telecamera, fermato la registrazione e urlato "il prossimo, grazie!"?
Perché il giornalista, che sicuramente ha scritto il pezzo, non ha preteso di rifare la registrazione e far leggere la frase col giusto tempo verbale alla ragazza?
Perché il superiore responsabile, colui che sicuramente vede e approva tutti i video che andranno in onda, ha approvato tale castroneria linguistica?

O siamo di fronte a un manipolo di ignoranti che non ha riconosciuto l'errore linguistico perché probabilmente si esprime nella stessa maniera. O siamo di fronte a persone che hanno riconosciuto l'errore ma vogliono comunque pubblicarlo non dando peso al fatto che stanno diffondendo qualcosa di sbagliato e che inevitabilmente verrà catturato da altre menti ancora fresche e pronte ad apprendere che, purtroppo, inizieranno ad esprimersi nella stessa maniera.