Precedenti pericolosi

Pochi giorni fa, il 22 novembre, era l'anniversario dell'assassinio di John Fitzgerald Kennedy (spero di averlo scritto giusto) avvenuto nel 1963.
A cavallo di tale data LaStoriaSiamoNoi, l'unico residuo di TV intelligente rimasto, ha raccontato la vicenda ed in particolare i risvolti più nascosti (agli italiani almeno) relativi alle indagini sull'assassinio.
La cosa che mi ha colpito sono stati i numerosi errori nell'indagine dovuti anche a manomissioni di prove, all'uccisione di testimoni oculari e all'uccisione del presunto unico assassino.
Non sto a raccontarvi la storia, non è il mio scopo. Cercate su internet se siete interessati.

Quello che voglio sottolineare è che in quell'occasione ce l'hanno fatta bere. Hanno rivoltato la faccenda come volevano loro (loro chi? boh... i mandanti dell'omicidio non si conosco dato che lo stesso è stato catalogato come l'opera di uno squilibrato comunista o simile) anche uccidendo altre persone.
Hanno creato una menzogna globale!


Facciamo un salto di 38 anni in avanti. Andiamo nel settembre del 2001. Anche in quell'occasione c'è stato un attentato a due delle cose più rappresentative degli Stati Uniti: il Pentagono e il WTC.
Anche in questo caso si è immediatamente data la colpa ad un folle (Osama Bin Laden) senza avere prove sufficienti e sicure.

Non sono di quelli che non credono all'impatto degli aerei, che credono alle bombe dentro le torri, che credono al missile sul pentagono, che credono alla fuga degli ebrei, ... sono tutte credenze smentibili, è sufficiente leggere uno dei tanti siti anti-bufala: http://undicisettembre.blogspot.com/.

Credo però che quello successo a Kennedy (anzi, ai due Kennedy) sia un precedente importante e ci dovrebbe mettere qualche dubbio anche su all'attentato del 2001. Non credo fosse una sorpresa per tutti...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vogliamo parlare di Pearl Harbour?
La Storia si ripete...

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo sui dubbi che sollevi, ancora di più sull'assurdità di certi controlli aeroportuali (visto che poi ogni giornalista che ha provato a fare il furbo è riuscito a portare a bordo di tutto e li ha sbeffeggiati). Detto questo vorrei chiederti se puoi fornirmi, in forma qualsiai, il manuale del minitaurus60c perchè sto per prenderne uno ma senza un minimo di documentazione.Se non è troppo disturbo e pensi di potermelo far avere ti comunico il mio indirizzo email Grazie

Andrea Urbini ha detto...

Io ho il manuale del Minitauro60C. Hai scritto di cercare il manuale del Minitaurus60C. Credo sia un errore di battitura dato che non credo esista tale modello.

Con calma posso scannerizzarlo e mandartelo via email.

Per mandarmi il tuo indirizzo email in forma privata usa il tasto write me in fondo a questa pagina.

Ciao

Anonimo ha detto...

Riguardo a Kennedy la dietrologia ha fatto incetta proprio come nel 911.
Inutile ricordare che uno dei massimi dietrologi ricercatori su Kennedy è quel JFetzer che ha recentemente litigato con l'amico di una vita Jones (amici sin dall'epoca della dietrologia sulla fusione fredda).
Inutile ricordare che gli studi sulla dietrologia di Kennedy come di Marilyn Monroe abbiano sempre attestato le fandonie con cui viene suscitato lo scalpore per dirottare l'opinione della gente verso fini economici (vendita dvd, magliette libri) o politici.

La realtà è che suona meglio il complotto che l'azione di uno squilibrato, tanto quando risulta inconcepibile l'azione dei serial killer o per esempio che il maggiore serial killer russo divoratore di uomini avesse un QI di 190 (ciò tra l'altro non significa che il cannibalismo sia cosa intelligente).

Il cinema, Hollywood compreso è da sempre strumento di guadagno piuttosto che strumento storiografico (per questo contano soltanto le sentenze dei tribunali).
Ecco quindi i vari film con Kevin Costner od affini pronti a rendere misterioso ed ambigua la scena del delitto.
Sul 911 non esistono ancora film complottisti made in Hollywood poichè sono ancora vivi i sopravvissuti al 911 che farebbero causa alla casa produttrice.

Posta un commento