Il kebab fatto dagli italiani

No, mi dispiace ma così non va.
Oggi ero al lavoro... Ma come al lavoro? E l'articolo precedente allora?... beh ho acceso il cellulare per trenta minuti e mi hanno beccato richiamandomi al lavoro per una giornata.

Ero a pranzo con Cristian, al centro commerciale di Forlì dove la tavola calda fornisce, oltre ai classici cibi da asporto italiani (pizza, piadina, fritture varie...), il kebab.
Se chiedi un trancio di pizza, lo riscaldano due minuti nel forno e te lo danno. Se chiedi una piadina, tre minuti di piastra e via. Se chiedi il kebab, panico generale.

Ordiniamo due kebab: scalda due panini nella piastra, taglia la carne dal rotolo, taglia i panini caldi (occhio che scottano!), arrotola i panini nella carta, metti la carne nei panini, chiedere ai clienti quali condimenti vogliono... "tutto e tutto tranne la cipolla"... metti la salsa piccante nei panini, metti l'insalata, metti le carote... "scusa, cos'è che non volevi te?"... "niente cipolla", metti la cipolla in un panino solo, metti lo yogurt nei panini. Arrotola i pannini nella stagnola altrimenti esplodono, poi mettili sul piatto col tovagliolo, poi passali al cliente.

Mi volto e dietro avevo una fila mai vista, ordinando due kebab abbiamo fermato la tavola calda del centro commerciale. Mi rivolto verso la cassa e vedo la cassiera, la confusione fatta persona, tutta sudata che chiede l'ordinazione ad altri clienti sperando non chiedano altri kebab.

Se vai a prendere il kebab da un turco probabilmente impiega lo stesso tempo ma lo vedi tranquillo e sorridente che prepara panini tutto il giorno senza fare confusione. Chissà cosa succede se facciamo preparare un piadina con prosciutto crudo, squacquerone e rucola ad un turco...

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