Disservizi Fastweb

Pochi minuti fa ho dovuto riavviare l'HAG di Fastweb, cosa che faccio almeno un paio di volte a settimana. Praticamente trovo l'HAG Pirelli bloccato con il led "FASTWEB" che lampeggia, il telefono ed internet non funzionanti.

La maggior parte delle volte il riavvio porta i suoi frutti. In meno di due minuti l'HAG riaggancia la linea a tutto riprende a funzionare.

Giovedì scorso è andata in maniera diversa: i led Linea e Fastweb erano spenti (dal manuale leggo che indicano la presenza del segnale ADSL e la connessione col server Fastweb). Anche riavviando l'HAG la situazione non cambiava. Prendo il cellulare e telefono, pagando, al 192193. Solito operatore con la patata in bocca che finge di collegarsi da remoto al mio HAG: è impossibile perché manca il segnale ADSL. Quando gli faccio notare che le bugie hanno le gambe corte, tergiversa chiamando in causa la Telecom che è proprietaria della linea ADSL e che probabilmente Fastweb non può fare nulla per risolvere il mio problema. Mi consiglia di aspettare 24 ore e telefonare nuovamente a Fastweb se nel frattempo Telecom non ha autonomamente risolto il problema. Ma stiamo scherzando? Io pago Fastweb, e Fastweb deve darmi il servizio che pago! Fortunatamente il problema si risolve il giorno dopo, senza che Fastweb sia intervenuta. Però, in tanto, sono rimasto più di un giorno senza telefono ed connessione ADSL...

P.S. Ho idea che il mio rapporto con Fastweb sarà molto travagliato. Creo un'etichetta dedicata per poter trovare facilmente tutti gli articoli che scriverò su Fastweb.

Ciclopedonale del Savio

Più o meno tutti i week end percorro in bicicletta la pista ciclopedonale del Savio che corre lungo gli argini del fiume o lungo stradine poco trafficate. Il percorso è di circa 30km suddivisi praticamente a metà sul lato dato e sul lato sinistro del fiume Savio.

Il Ponte Vecchio
Dal Ponte Vecchio di Cesena a Martorano la pista ha una sede propria ed è molto ben realizzata se si esclude il passaggio sotto al ponte della ferrovia e della Secante dove il percorso sale e scende troppo ripidamente. Io taglio sempre per il sottopassaggio di Via Macchiavelli percorrendo il marciapiede. Il problema di questo tratto è sicuramente l'affollamento. Se la si percorre nel tardo pomeriggio dei giorni festivi è come pretendere di girare in bicicletta in piazza durante i giorni di mercato: impossibile. Mentre in piazza è colpa della grande quantità di gente, qui è colpa dell'inciviltà delle gente che non ha rispetto per chi incontra nella propria strada: ad esempio capita spesso di incontrare tre pedoni affiancati in una sede di soli due metri che ti lasciano solo il bordo per passare con la bicicletta. Poi ti guardano stupiti se mandi loro un'occhiataccia o chiedi spazio. L'affollamento significa che la pista ciclopedonale funziona ed è utile ma io la preferivo molto di più alcuni anni fa, quando ero tra i pochi a percorrerla.

Da Martorano a Cannuzzo i tratti in sede propria sono inframezzati da tratti su strada asfaltata pubblica (occhio alle automobili che si incontrano). In questo pezzo i pedoni sono praticamente scomparsi e rimangono solo i ciclisti che intralciano poco anche se permane una certa percentuale di inciviltà. E' fondamentale dotare la bicicletta di campanello per farsi sentire e chiedere strada agli altri. Da evitare le cuffie su entrambe le orecchie in quanto non è possibile sentire e dare strada agli altri.

Di seguito alcune foto della sede ciclopedonale sull'argine tra Ronta e San Martino in Fiume.

Tra Martorano e RontaTra Ronta e San Martino
Tra Ronta e San Martino
A Cannuzzo si attraversa il fiume Savio sul ponte di Matellica e si torna verso Cesena passando per Mensa, e sfiorando San Andrea in Bagnolo e Pievesestina. La parte sinistra della ciclopedonale non è affascinante come la destra: corre solo su strade pubbliche e spesso si allontana dall'argine del fiume. L'aspetto positivo della cosa è che è assolutamente improbabile incontrare qualche persona che intralcia la pista. Non ci sono nemmeno i cartelli di indicazione del percorso: spesso agli incroci mancano i cartelli ed facile sbagliare strada o infilarsi nell'aia privata di qualcuno. Forse, il pezzo più affascinante è il tratto sterrato di Via Rino Bagnoli a Pievesestina che è praticamente sul prato fatta eccezione per due strisce in terra lasciate da trattori ed altri rari mezzi che percorrono quella strada.

Via Rino Bagnoli a Pievesestina
Concludo con tre foto di Cesena scattate durante le ferie di metà agosto.
La Rocca Malatestiana dietro
al Ponte dell'Europa Unita
Il Ponte Nuovo
Il camino dell'ex zuccherificio

Un po' più in là

Cacciatore di teste: Buongiorno ingegnere Urbini, sono di un'agenzia per il lavoro di Bologna e vorrei proporle un posto di lavoro. Cerchiamo una figura professionale relativa alla progettazione software in una grande azienda
Io: Dov'è situata l'azienda?
Cacciatore di teste: La figura verrà inserita nel reparto ricerca e sviluppo.
Io: Sì, ma dov'è il posto di lavoro?
Cacciatore di teste: E' una grande azienda ci sono buone prospettive di carriera.
Io: Ok, ma la sede dove si trova?
Cacciatore di teste: E' un'azienda rinomata quindi è incrementerà il prestigio del suo curriculum.
Io: Ma è in Romagna?
Cacciatore di teste: No, è in Valle d'Aosta. Non è interessato?

HAG Fastweb

Su Facebook, un amico di Fabrizio, mi ha detto che entrambe le porte telefoniche dell'HAG di Fastweb devono funzionare. Decido di telefonare al 192193 per chiedere informazioni. Mi risponde un operatore che stranamente non ha una patata in bocca. Che sia questa una delle differenze tra Infostrada e Fastweb? Riesco miracolosamente a capire quello che dice anche se mi propone soluzioni strane.
Io: Vorrei sapere se posso collegare un telefono alla presa telefono2 del mio HAG. Ho provato ma il telefono non funziona. Forse dovete abilitarla voi?
Operatore: Ah quindi vuole sostituire l'HAG?
Io: Veramente vorrei solo attaccarci il secondo telefono...
Operatore: Ma vuole un modello diverso di HAG o le va bene uguale a quello che ha già?
Io: A me basta che si possa attaccare il secondo telefono...
Operatore: Un tecnico la chiamerà per portarle il nuovo HAG. A che numero telefonico può trovarla?
Io: Non telefonate a casa, non c'è nessuno. Telefoni al mio cellulare che è 33.............
Due giorni dopo, torno dal lavoro, e mia mamma mi dice che ha telefonato Fastweb al telefono fisso e che lei non ha saputo dirgli niente. L'operatore ha capito tutto.
Il giorno dopo arriva un SMS con scritto che il nuovo FastModem è stato spedito e che arriverà con corriere SDA.

Finalmente arriva il FastModem, uguale a quello di prima, ma molto più nuovo. Il primo, lasciatomi dall'installatore con la Panda bianca è del 2007 ed è HW version 1. Questo è del 2011 ed è HW version 10. Intuisco che c'è qualcosa di diverso. Non intuisco però che dentro la confezione c'è un altro foglio con scritto di chiamare il 192193 per richiedere l'attivazione del nuovo FastModem e per questo sono rimasto alcune ore ad aspettare che il modem partisse da solo...

Mi accorgo del foglio e telefono, col mio cellulare, perché il telefono di casa è collegato al FastModem non ancora attivato, al 192193. Questa volta mi risponde un operatore con la classica patata in bocca degli operatori telefonici. Non c'è differenza tra Infostrada e Fastweb. Gli comunico il MAC Address del FastModem e lui mi dice qualcosa, che io non capisco per colpa della patata in bocca.

Dopo un paio d'ore il FastModem è pronto! Attacco il secondo telefono nella porta 2 e... non va: fa uguale a prima! Rimonto lo sdoppiatore e collego i due telefoni ad una porta sola. Qualcosa però è cambiato: al vecchio HAG era possibile collegare solo tre computer a cui venivano assegnati gli indirizzi 10.244.19X.XXX; con questo nuovo HAG è possibile collegare fino ad un centinaio di computer a cui vengono assegnati gli indirizzi 192.168.1.XXX. Posso semplificare la rete domestica ed eliminare il router LinkSys.


Epson Stylus SX130 come scanner su Archlinux

Ho aggiunto il mio utente ai gruppi scanner e lp in modo che siano autorizzati ad utilizzare lo scanner integrato nella stampante.
# gpasswd -a andrea scanner
# gpasswd -a andrea lp
Dopo aver fatto questo, è necessario eseguire il log-out degli utenti per aggiornare i permessi.

Ho installato le applicazioni necessarie a far funzionare lo scanner sane, xsane e libltdl tramite pacman:
# pacman -S sane xsane libltdl
Il backend epkowa è disponibile su AUR compilando ed installato i pacchetti iscan e iscan-data.

Nel file /etc/sane.d/dll.conf sono andato a commentare le righe epson ed epson2 verificando che fosse presente la riga epkowa.

Con il comando:
$ scanimage -L
ottengo come risposta la conferma che lo scanner è stato riconosciuto:
device `epkowa:usb:001:003' is a Epson Stylus NX130/SX130/TX130/ME 340 Series flatbed scanner
A questo punto è possibile avviare X-Sane o l'applicazione installata con iscan-data per poter scansionare tutti i documenti che vogliamo.

Non son degno di Tre

Promoter: Ciao, hai già usufruito della promozione di Tre?
Io: Cosa?
Promoter: Tre ti regala questo telefonino...
Io: Bene, dammelo!
Promoter: ...ma devi fare almeno una ricarica al mese. Tu fai più di una ricarica al mese?
Io: Ehm... veramente io ne faccio una all'anno.
Promoter: Allora scusami ma non sei adatto alla promozione di Tre.

Addio HP PSC1317! Benvenuta Epson Stylus SX130!

Dopo ben sette anni dico addio alla stampante multifunzione HP PSC1317 (numeri fortunati). Funziona ancora benissimo, ma acquistare le cartucce nuove costa più che comprare una nuova stampante.

Le ho provate tutte: le ricariche di inchiostro con le siringhe vanno un paio di volte e poi la cartuccia con la testina incorporata è da mettere nuova. Lo stesso dicasi per le cartucce compatibili che spesso sono rigenerate e quindi la testina è vecchia. L'unica soluzione è comprare le cartucce originali HP che ormai costano un sacco di soldi.

Sicuramente costano di più di 39.99€; questo è il prezzo della multifunzione Epson Stylus SX130 acquistata poche ore fa da MarcoPolo Expert. Il kit di quattro cartucce (la testina è fissa nella stampante) originali costa, sempre da MarcoPolo Expert, 39.49€. La stampante vale quindi solo 0,50€. A questo punto, quando avrò finito le cartucce in dotazione comprerò una stampante nuova investendo 50 centesimi in più alla faccia dell'immondizia e dell'inquinamento dell'ambiente.

Al momento l'ho installata su Windows XP e sembra andare bene. Almeno non necessità di 670 MB di driver come la vecchia HP e in pochi minuti il sistema operativo è pronto a stampare. Domani provo l'installazione su ArchLinux.

AGGIORNAMENTO DEL 15/06/2013: Anziché buttare la stampante a cartucce finite ho provato ad acquistare la cartuccia nera della Ambitek. Come risultato l'inchiostro si è seccato all'interno della testina della stampante che ora è da buttare in quanto impossibile da pulire.
A parte l'inconveniente della cartuccia non originale, la stampante ha presentato grossi problemi nel caricamento dei fogli. La maggior parte delle volte tirava dentro due o più fogli contemporaneamente. Praticamente impossibile pensare di stampare un documento di più pagine in modalità fronte e retro.

Peghiamo plu

Stavo buttando le cartacce dalla mia automobile quando ho notato le chicche in questo biglietto da visita che questa estate qualcuno ha lasciato sul finestrino.

Dopo che cosa?

Lungo il Pisciatello

Sabato scorso ho seguito quei piccoli cartelli gialli con disegnato un elefante in bicicletta. Stanno ad indicare il percorso di "Cesena in Bici" che unisce, e comprende, la pista ciclabile del Savio con la pista ciclabile sull'argine del Pisciatello.

La parte "stradale" è abbastanza bella ed interessante visto che comprende quasi integralmente strade poco utilizzate dalle macchine ed immerse nella campagna. L'ultima parte, da Macerone a Cesena, prevede il passaggio sulla pista ciclabile costruita sull'argine destro del Torrente Pisciatello (e non Pasciatello come scritto nel cartello ad inizio pista). Interessante che il cartello sia andato in stampa con le correzioni vicino agli errori. E' possibile vedere che la via Madonna è stata indicata come via Assano. Nel cartello sono indicati anche dei ponti in pietra che però sono stati sostituiti da ponti in acciaio durante l'ultima bonifica degli argini del torrente in occasione della quale è stata fatta anche la pista ciclabile.
Cartello posto all'ingresso della pista ciclabile a Macerone.
La parte iniziale della pista è rialzata rispetto la sede della Via Rubicone ed è caratterizzata da numerosi saliscendi verso e dalla sede stradale. Superato l'abitato di Villa Casone, la pista rimane alla stessa altezza della Via Rubicone ora anch'essa sterrata.


A Ponte Pietra la pista sull'argine finisce ed è necessario spostarsi sulla pista asfaltata a lato della trafficatissima via Cesenatico. Fine della Magia. Fino a Cesena si viaggia a lato della strada, invasi dal rumore degli pneumatici delle automobili ed inebriati dalle polveri sottili degli ecologici motori Euro X.

Il percorso sterrato è sicuramente interessante anche se privo di alberi e quindi di ombra. Fortunatamente è poco trafficato (almeno nelle due occasioni in cui ne ho usufruito) ma devo sottolineare la costante presenza di merde di cane in mezzo alla ghiaia.

Archlinux: rinominare le schede di rete

A volte trovavo le due schede di rete (ethernet e wireless) con i nomi invertiti (eth0 ed eth1). A far ancora più confusione c'è la scheda wireless che può anche essere spenta durante l'avvio del notebook con ArchLinux. Esiste un modo per fissare il nome associato alle schede.

Per prima cosa bisogna recuperare il Mac Address (numero univoco per ogni scheda di rete prodotta nel mondo) con il comando ifconfig. Nel mio caso esce una cosa del genere:

eth0: flags=4163  mtu 1492
        inet 192.168.0.101  netmask 255.255.255.0  broadcast 192.168.0.255
        inet6 fe80::203:dff:fe3b:74ac  prefixlen 64  scopeid 0x20
        ether 00:03:0d:3b:74:ac  txqueuelen 1000  (Ethernet)
        RX packets 52525  bytes 61032399 (58.2 MiB)
        RX errors 0  dropped 0  overruns 0  frame 0
        TX packets 40694  bytes 5468115 (5.2 MiB)
        TX errors 0  dropped 0 overruns 0  carrier 0  collisions 0

eth1: flags=4099  mtu 1500
        ether 00:13:ce:6b:d7:16  txqueuelen 1000  (Ethernet)
        RX packets 0  bytes 0 (0.0 B)
        RX errors 0  dropped 0  overruns 0  frame 0
        TX packets 0  bytes 0 (0.0 B)
        TX errors 0  dropped 0 overruns 0  carrier 0  collisions 0

lo: flags=73  mtu 16436
        inet 127.0.0.1  netmask 255.0.0.0
        inet6 ::1  prefixlen 128  scopeid 0x10
        loop  txqueuelen 0  (Local Loopback)
        RX packets 4  bytes 240 (240.0 B)
        RX errors 0  dropped 0  overruns 0  frame 0
        TX packets 4  bytes 240 (240.0 B)
        TX errors 0  dropped 0 overruns 0  carrier 0  collisions 0

dove il Mac Address è chiamato ether. Attenzione: "lo" non è una scheda di rete fisica quindi non va considerata.

A questo punto bisogna modificare (o creare) il file /etc/udev/rules.d/10-network.rules, inserendo i nomi e i Mac Addresses delle schede di rete trovate con ifconfig. Io ho scritto una cosa del genere:

SUBSYSTEM=="net", ATTRS{address}=="00:03:0d:3b:74:ac", NAME="lan0"
SUBSYSTEM=="net", ATTRS{address}=="00:13:ce:6b:d7:16", NAME="wlan0" 

Per far funzionare bene il sistema, ho dovuto cambiare i nomi assegnati alle schede di rete. In automatico venivano assegnati eth0 e eth1, io ho messo dei nomi diversi (e più riconoscibili) come lan0 e wlan0.

Fastweb

Alla fine abbiamo ceduto alle dieci telefonate che ogni giorno i promoter sottopagati di Fastweb facevano a qualunque ora. Siamo passati a Fastweb, offerta Super Surf.

Viene il promoter a casa e parla con mio babbo. Gli racconta un sacco di cazzate che smentirò più avanti:
  1. "Fastweb non usa la linea Telecom", 
  2. "Fastweb va a 20 Megabit/s", 
  3. "Mandiamo un tecnico a verificare la linea perché se non ci sono i 20 Megabit/s non facciamo l'allacciamento", 
  4. "Puoi attaccare tutti i computer che vuoi", 
  5. "Non devi cambiare nulla nell'impianto di casa", 
  6. "Puoi tenere il tuo modem ADSL". 
Dice a mio babbo che dopo un mese si sarebbe fatto sentire per sapere se volevamo attivare Fastweb. Alla sera, analizzo tutte le minchiate raccontate. Sul sito di Fastweb c'è scritto che la mia linea è una ADSL Wholesale da Telecom (1) a 6 Megabit/s (2, 3) nonostante Telecom mi vendesse Alice come una 7 Megabit/s. Dico a mio babbo che si può anche fare, in fondo, per un anno si spende molto meno (29 euro / mese) rispetto a Telecom e gli anni successivi si spende praticamente uguale (45 euro / mese) considerando il traffico telefonico che facciamo.

E' metà Luglio, se aspettano un mese, si va a metà agosto, ora che faranno le pratiche le mie ferie son finite così l'eventuale black out dell'ADSL avverrà quando sarò al lavoro. Dopo due giorni telefonano e mio babbo accetta... cavolo... troppo presto. Il 2 Agosto iniziano le mie ferie. Il pomeriggio del 2 Agosto staccano l'ADSL Telecom. Esattamente quello che volevo evitare.

Il 6 Agosto si presenta un tecnico a bordo di una Panda marchiata Fastweb sullo sportello sinistro e Telecom sullo sportello destro. Non parla nemmeno italiano. Gli faccio vedere che tra il computer e la presa del telefono ci sono dieci metri e lui si mette le mani nei capelli dicendo "c'è da cambiare tutto" (5). Ha ragione, il modem di Fastweb (che chiamano HAG) è anche un centralino telefonico a cui collegare un telefono di casa. Questo significa che l'HAG deve stare vicino al telefono e non vicino al computer. Mi dice inoltre che verrò avvisato con un SMS quando collegare il telefono all'HAG e che per il momento devo tenere il collegamento tradizionale. Posso mettere in pensione il Netgear DG834 (6) che per una decina di anni mi ha connesso ad internet

A questo punto ho l'ADSL che mi pare vada esattamente uguale a quella di Alice. Gli speed test dicono che va a circa 2,1 Megabit/s in download e 0,3 Megabit/s in upload. Per me è sufficiente. Non posso pretendere di più in mezzo alla campagna. La differenza con Telecom sta nel tipo di rete IP: con Fastweb sei in una rete privata. Non hai un IP pubblico come accadeva con Alice. Inoltre l'HAG non è un router ed è possibile collegare solo tre computer contemporaneamente ad internet (4). Risolvo in fretta questo problema interponendo fra l'HAG e i computer un router LinkSys WRT54GC che mi fa anche ad access point wireless (il wireless dell'HAG ha una copertura piuttosto scarsa).

Attendiamo invano l'SMS per sapere quando spostare il telefono. Non è ancora arrivato ma nel frattempo mi sono accorto che il telefono non funzionava più e quindi l'ho collegato nell'uscita dell'HAG. Anzi, ho collegato due telefoni con un semplice sdoppiatore RJ11 di linea.