Pizza pepperoni

PREMESSA: dal 3 all'8 dicembre sono stato a Fort Lauderdale in Florida. Mia prima volta fuori dall'Europa.

Continuo con il racconto della mia esperienza americana. Ho praticamente sempre mangiato da solo scegliendo il ristorante a caso tra quelli nelle vicinanze dell'hotel. La prima sera, stanchissimo dal viaggio, la scelta è stata obbligata: panino e patatine fritte in una catena di fast food: BurgerFi. Panino tipo MacDonald ma voto addirittura negativo alle patatine messe a friggere senza aver tolto la buccia. Schifose da vedere e da mangiare.

Il giorno seguente mangio in riva all'oceano, sul lungomare un petto di pollo con una salsa ai funghi. Bello da vedere e buono da mangiare. Ovviamente l'americano vuole rendere immangiabile anche ciò che gli riesce bene e quindi la cameriera mi propone di aggiungere "parmesan cheese". Sarò stato scortese ma non ho trovato alternative se non rispondere con "No, thanks. I am italian."

Anni fa Tommy mi aveva raccontato che negli Stati Uniti esisteva la "pizza pepperoni" dove i "pepperoni" è il salame piccante. Per verificare la cosa, ho scelto un ristorante italiano davanti all'hotel e ho ordinato una "pizza pepperoni" chiedendo quali ingredienti ci fossero. La cameriera stupita della domanda mi ha risposto "pepperoni". Ah ok. La pizza era, come previsto, col salame nemmeno tanto piccante. Pizza veramente buona. Impasto soffice. Pomodoro e mozzarella ottimi. Il ristorante è Giorgio's a 1499 SE 17th St, Fort Lauderdale. Merita.

Nelle vicinanze c'è un'altra pizzeria dal nome italiano*: Panaretto. Evitatela nonostante le buone recensioni su Google e TripAdvisor: la pizza è buona ma il fondo è carbonizzato e fuligginoso. E' come firmare per il cancro.

Gli altri giorni ho mangiato in compagnia. Un giorno abbiamo mangiato greco tanto per non amalgamarci con la nazione che ci ospitava. Un altro giorno abbiamo mangiato italiano. Ho chiesto delle scaloppine con una salsina pepata. Buono ma non ho capito il senso della tazzina da thé piena di spaghetti al pomodoro che mi hanno dato come contorno alle scaloppine. Perché?

L'ultima sera, cena ufficiale tra italiani in un ristorante da fighetti affacciato sui canali con gli yachts attraccati. Bellissima la faccia del cameriere a cui abbiamo chiesto cinque bistecche di manzo senza nessuna salsina e insalata come contorno senza avocado, senza uvetta e senza nessun'altra verdura: una bistecca con l'insalata! Punto! Ci ha chiesto per dieci volte se eravamo sicuri di non voler condimenti: se hai la materia prima buona, non serve mischiare e coprire tutto con le salsine!

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* Mangiare italiano all'estero è sempre un rischio. Puoi prendere il cuoco del luogo che non ha mai mangiato in Italia ma pensa di saper cucinare italiano. Puoi prendere il cuoco del luogo che ha mangiato in Italia ma ha capito che tanto deve fare da mangiare a persone che non hanno mai mangiato in Italia. Puoi prendere il cuoco italiano che ha mangiato in Italia ma non è capace di cucinare: con tutti i ristoranti e i possibili clienti che ci sono in Italia, se sei bravo, non c'è bisogno di emigrare.

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